Archive for the 'Dolci' Category

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Torta glassata alla lemon curd

  Sarà femminile o maschile la lemon curd? Mah, io la sento femminile (chissà perché, analogia con marmellata, crema ecc. oppure per quel tanto di acido che finisce sempre in dolce??).

Comunque dopo un po’ di assenza (vacanze, eh, finite!),  dopo tutti i cibi salutari postati da Lucina, dopo un risotto italiano preso da un libro inglese e cucinato da una signora inglese, sarà anche ora di una bella torta inglesizzante cucinata e italianizzata da me. Viene da un vecchio libro di Delia, fattami conoscere, come al solito da Lucina, tanto tanto tempo fa, Delia Smith’s Winter Collection. Sarà anche winter collection, ma la torta va benissimo anche per l’estate. Niente Lauma nella foto, purtroppo, perché l’avevo fatta parecchio tempo fa ed era lì che aspettava di essere postata. Come si vede, io ho fatto troppa poca glassa. E buonissima anche così, ma io aumenterei le dosi della glassa per un migliore effetto. Continue reading ‘Torta glassata alla lemon curd’

Pudding (caldo o freddo) agli agrumi

Oggi fa la sua grande entrée Lauma, la sorella di Tomik, arrivata con Lucina dall’Inghilterra. Poverina, è un po’ tristarella perché il pudding sformato è appunto sformato. Non è proprio venuto benissimo. Forse avrei dovuto usare uno stampo di pirex e servirlo da lì, senza rovesciarlo. La ricetta viene, un po’ modificata, da Delia Smith e dal suo libro Winter Collection che Lucina mi regalò una vita fa. Se lo si mangia caldo è una sorta di soufflè bello aeroso, freddo invece ha la consistenza di un budino deliziosamente acidulo. Continue reading ‘Pudding (caldo o freddo) agli agrumi’

Torta di mele, mandorle e pistacchi gluten free

Le mie torte preferite sono quelle che posso fare tutto nel mixer. Eccone una per giunta gluten free. Chissà mai che abbiate qualche ospite celiaco o con qualche intolleranza. Ci sono tante uova, ma è una torta quasi senza grassi (a parte quelli delle mandorle o dei pistacchi). Io l’ho dovuta fare anche il giorno dopo perché è stata spazzata via in un lampo. Continue reading ‘Torta di mele, mandorle e pistacchi gluten free’

Tiramisu

tiramisu

 

I know, I know. This is one of the most common desserts in Italy and probably one most people will know how to make over there BUT, let us not forget, I am also blogging for my English speaking friends and they might not know what an easy and delicious dessert this is. Despite its credentials , for some bizarre reasons, I hadn’t made one for yonks! Funny how sometimes you stop making something, forget all about it, only to “rediscover”  it a long time afterwards. Last time I made tiramisu (which, incidentally, means “pick me up” in Italian) must have been well before I started this blog so we are going back quite a few years. Anyway, I decided the time had come to resurrect it, much to the delight of my husband who is particularly partial to it. The reason for this nostalgia was I spotted REAL savoiardi in  Sainsbury’s in their Taste the difference range. These are Italian sponge fingers and are one of the main ingredients of tiramisu (the other ones being eggs, mascarpone cheese, coffee and sugar). I’ve actually blogged  home made savoiardi not so long ago. Anyway, this is a simple dessert to make, guaranteed to impress your family and  friends. And by the way it can be easily made in advance. In fact it tastes even better the day after you have made it! Wha are you waiting for? Continue reading ‘Tiramisu’

Strudel, dolce e salato

Mercoledì delle ceneri è passato da tempo. Ma eccomi qua con la cenere sul capo… nessun post da anni. Lucina che tira da sola la carretta… e io sono finita nella morsa della burocrazia accademica a mangiare insalate e tofu Va be’, cerco di farmi perdonare con una ricetta semplice, sana e DOPPIA. Due strudel, uno dolce e uno salato. E poi la pasta no frill dello strudel è economica, veloce, non grassa e molto, molto versatile (si può usare anche per una veloce piadina, tirata sottile e buttata sulla piastra incandescente).

Chissà quante ricette dello strudel ci sono in giro. Io, vergogna vergogna, ne ho fatti molti per anni usando la pasta sfoglia industriale. E non mi era venuto in mente che era così semplice, economico e sano farla in casa. Per quello dolce ho fatto una piccola variante nel ripieno tradizionale aggiungendo i frutti di bosco. Ma basta sbizzarirsi. Il prossimo che farò sarà ai pistacchi e all’acqua di rose, come suggerisce l’Araba felice, fonte di ispirazione continua.

Poi per una cena svelta mi è venuto in mente di riempirlo con ingredienti salati e farne un sostanzioso primo o antipasto caldo, fate voi… Continue reading ‘Strudel, dolce e salato’

Kaiserschmarrn

kaiserschmarrn

Instead of making the famous pancakes with sugar and lemon that in England are traditionally eaten on Shrove Tuesday ( martedì grasso in Italian) this year I decided to make kaiserschmarrn. Impossible to pronounce, I know, unless you are German. This dish is in fact Austrian and translated it means “the emperor’s mess”. And a mess it certainly looks when cooked, as it is basically a thick pancake brutally torn into pieces, sprinkled with icing sugar and served with plum sauce. I reckon that  it was born a misdemeanour and got later dressed up as a dessert, personally! 😉 Still……I had it for the first time in the famous Café Central in Vienna when I went there at Easter. I confess I found it a bit stodgy and couldn’t even finish it! I then had another lighter version of it in one of the Italian rifugi (mountain huts) in the Dolomites and a different experience it was too!  Much fluffier and nicer (and cheaper to boot!). Anyway, I have done my research. There are several recipes out there. Some of them contain rum and raisins and are therefore richer in taste. But I didn’t have rum nor did I have any raisins so I decided to make a very simple, straightforward version and served it with homemade warmed up blackberry jam. I have seen recipes serving it with apple sauce, strawberry sauce and of course the traditional plum sauce. I thought it was rather nice for a first attempt and different from the usual boring pancakes. Definitely something on the filling side to indulge in if you are in need of comfort food. Continue reading ‘Kaiserschmarrn’

Le simil camille

Non siete anche voi sempre alla ricerca di qualche merendina o snack che non lasci intasate le vostre arterie peggio che la tangenziale milanese alle cinque di venerdì sera? E’ anche una questione che il marketing di varie e note aziende ha ben sfruttato.  Per la serie cosa mi porto domani in treno a parte la solita mela che non mi sazia e mi lascia esposta indifesa alla tentazione-bar brioche e cappuccino? Questo è un tentativo. Una briochina leggera a base di carote, arancia e mandorle. Pochi grassi e non animali o idrogenati e qualche fibra in più. Ci sono tante ricette in rete, ne ho vagliate molte e poi ho fatto le mie modifiche (essenzialmente gli albumi a neve, per aggiungere leggerezza e diminuire i grassi). Continue reading ‘Le simil camille’

Pistacchiella

 Dopo i buonissimi biscotti di Lucina, se deve essere pistacchio, che pistacchio sia! Vi manca qualche regalino? Si potrebbe rimediare con un vasetto di questa specie di Nutella di pistacchio a base di cioccolata bianca. La dose per tre vasetti medi (quello che vedete nella brutta foto è il rimasuglio). La cosa importante è non essere appena andati a farsi le unghie, visto che ve le distruggerete a forza di pelare pistacchi.

Continue reading ‘Pistacchiella’

Castagne al brandy

  Per un chilo di castagne non sbucciate e 3 vasetti medi.

300 gr. zucchero

300 gr. acqua

un bacello di vaniglia

1 stecchetta di cannella

la scorza di un limone BIO non trattato

100 gr. alcol puro

250 gr. brandy

 

Faccio uno sciroppo con lo zucchero, l’acqua e le spezie. Lo faccio bollire 8 minuti. Spengo, filtro e quando è tiepido ci verso dentro l’alcol e il brandy. Intanto ho fatto le caldarroste. Io ne faccio 1/2 kg alla volta in microonde: solo grill per 10 minuti più 5 minuti con la funzione mista, grill e onde (avendo cura di inciderle tutte per bene, altrimenti scoppiano).

Sbuccio le castagne ancora calde (è più facile) e le metto in tre vasetti medi sterilizzati (in forno a 120° o bollendo almeno 10 minuti). Vi verso lo sciroppo con il brandy in modo che siano ben ricoperte. Chiudo bene e conservo in luogo fresco, asciutto e buio per almeno un mese. Fatele adesso per Natale.

Poi le posso mangiare: non solo come dolce. Sono deliziose con formaggi forti tipo pecorino o con il lardo.

 

Torta caprese al limone… di nuovo la maizena

Ho adattato e rifatto una ricetta di Giallo Zafferano per questa torta un po’ calorica ma davvero goduriosa. Niente farina, solo maizena e mandorle che le danno corpo. Io sono partita dalle mandorle intere (mi erano appena arrivate dalla Sicilia) che ho sbucciato tuffandole per qualche minuto in acqua bollente, ma niente impedisce di comprare la farina di mandorle che si trova dappertutto. Dà veramente tante soddisfazioni. Continue reading ‘Torta caprese al limone… di nuovo la maizena’