Archive for the 'Torte salate, pizze' Category

Asparagus and smoked salmon tartlets

asparagus and smoked salmon tartlets

asparagus and smoked salmon tartlets

Months and months ago I purchased in Lakeland a mini quiches perforated silicon baking tray. Guess who never used it until last week? That’s right! Yours truly! I don’t really know why I got out of the swing of baking quiches as I love them, particularly if the pastry is light and crispy. Anyway, I decided the time had come to resurrect the humble quiche and christen the tray so it so I plumped for these smoked salmon and asparagus tarts which I had never made before. You’ll be glad to know the baking tray was a resounding success. The pastry was cooked to perfection with no soggy bottoms. Of course you can make a whole quiche rather than 6 individual ones. But I thought the individual ones looked more professional. I shall definitely make them again, that’s for sure. Continue reading ‘Asparagus and smoked salmon tartlets’

Taralli with fennel seeds (take 3)

taralli with fennel seeds

taralli with fennel seeds

First of all let me explain what taralli are. They are basically gorgeous little snacks which have a similar consistency to crackers/grissini (bread sticks). They come from the Puglia region, which is the heel of Italy, and they are made with an unleavened dough of flour and flavoured in many different ways (with crack black pepper, chillies, fennel seeds etc.). The main ingredients are: flour, olive oil and white wine. The ones I have made are the most common ones. There are many recipes out there and in theory you are supposed to boil them first before you bake them. HOWEVER I tried twice to boil them first and I had to chuck them in the bin. GRRRRR! They were hard as rock and basically unedible. Mind you: it might have something to do with the fact  I later discovered I had used the wrong flour (strong instead of plain). :-( So I must try boiling them again using the right flour and see what happens. In the meantime let me share this recipe with you for which I’ve used my trusted sourdough (yes! Still alive after all these years!), as suggested by my sister in law Stefania (who apparently has been making them successfully in this way for a while). I have used the recipe she sent me on line which comes from the issuu.com website. Continue reading ‘Taralli with fennel seeds (take 3)’

Focaccia simil-ligure: tentativo numero uno

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Ecco qui. Finalmente ci ho provato. E senza il minimo diritto.  Neanche una goccia di sangue ligure, solo tanto affetto per posti pieni di ricordi: gli esami di maturità alla luce di una lampada a gas, i giochi in spiaggia dei bambini, gli amici e i cugini, la prima traduzione importante…

E la focaccia c’era sempre. Alla mattina prima di colazione, a mezzogiorno in spiaggia o comprata di corsa correndo al treno per fare gli esami a Milano.

Te la portavano anche i parenti di ritorno, se tu eri rimasta a casa. Ma perché non ha mai lo stesso sapore mangiata altrove?

Qual è il segreto? In Internet c’è un’abbondante letteratura. Dalle mitiche sorelle Simili (a cui devo tanto, ma non la semieretica presenza dello strutto) ai mille blog che ne parlano. Scomuniche, guru, trucchi e consigli. C’è da perderci testa e pazienza.  E allora questo è il mio sunto, la mia semplificazione, la mia personale riduzione facilmente accessibile di cotanta scienza. Migliorabile certo, ma per la mia famiglia un buon punto di partenza.

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Torta salata di radicchio, cipolla e mandorle

20151122_115608_Richtone(HDR)Ah, povere noi, siamo tutte e due subissate di lavoro e il blog ne va di mezzo. Io ho ancora un anno di una carica malandrina che mi asciuga tutto il tempo e l’energia, ma a novembre 2016, scado come un yogurt e la vita, spero, scorrerà più normale. E ho grandi progetti bloggheschi… Chissà.

Intanto mi trovo a cucinare, fare goffe fotografie ma poi non avere tempo di bloggarle in modo decente. Oggi però facciamo un’eccezione per questa tortina fatta per la cena di Maltrainsema e la blogghiamo. A scapito del pranzo, con Luigi che gira come un avvoltoio impaziente. Continue reading ‘Torta salata di radicchio, cipolla e mandorle’

Strudel, dolce e salato

Mercoledì delle ceneri è passato da tempo. Ma eccomi qua con la cenere sul capo… nessun post da anni. Lucina che tira da sola la carretta… e io sono finita nella morsa della burocrazia accademica a mangiare insalate e tofu Va be’, cerco di farmi perdonare con una ricetta semplice, sana e DOPPIA. Due strudel, uno dolce e uno salato. E poi la pasta no frill dello strudel è economica, veloce, non grassa e molto, molto versatile (si può usare anche per una veloce piadina, tirata sottile e buttata sulla piastra incandescente).

Chissà quante ricette dello strudel ci sono in giro. Io, vergogna vergogna, ne ho fatti molti per anni usando la pasta sfoglia industriale. E non mi era venuto in mente che era così semplice, economico e sano farla in casa. Per quello dolce ho fatto una piccola variante nel ripieno tradizionale aggiungendo i frutti di bosco. Ma basta sbizzarirsi. Il prossimo che farò sarà ai pistacchi e all’acqua di rose, come suggerisce l’Araba felice, fonte di ispirazione continua.

Poi per una cena svelta mi è venuto in mente di riempirlo con ingredienti salati e farne un sostanzioso primo o antipasto caldo, fate voi… Continue reading ‘Strudel, dolce e salato’

Una delle mille possibili torte di porri

Tutti avranno nel loro cassetto una ricetta della torta di porri, suppongo. Al momento attuale questa è la mia preferita. C’è un po’ di panna d’accordo, c’è l’uovo e il formaggio, insomma, è un pasto completo e non proprio dietetico, prima la facevo solo con le verdure ma così è davvero più buona. Intanto mi consolo pensando che questa versione di pasta brisée è senza burro e con solo 30 gr di olio di semi. Continue reading ‘Una delle mille possibili torte di porri’

Savoury brioche with ham,cheese and olives

savoury brioche with ham, cheese and olives

Hello everyone, I bet you are all reeling from the Christmas excesses. Well, here’s another excess you MUST indulge yourself in: this incredible savoury brioche. It’s to die for! Amazingly soft and very, very tasty. You will impress family and friends if you produce one of these, I am sure.  I have already made it three times with very pleasing results. This one has ham in it but you could make it vegetarian by substituting the ham with mushrooms. What I like about it is that, unlike other brioches I have seen, it doesn’t contain ridiculously high amounts of butter.  I found the recipe on this amazing Italian blog called Zenzero e limone (Ginger and lemon to you!) and slightly adapted it. The lady who blogs is clearly passionate about cooking and knows her stuff in the kitchen . I will be trying some more of her recipes soon for sure!! Anyway, if you are interested in trying your hands at some yeasty type of bread try this one. Success guaranteed! Continue reading ‘Savoury brioche with ham,cheese and olives’

Parmesan and rosemary scones

parmesan and rosemary scones

I am a HUGE fan of scones, particularly the cheese variety. They are often what I go for when I visit a tea room (provided they look home made, that is!). Strangely enough I find they are often disappointing (read :tasteless or stodgy or both).  I often judge how good a particular café/tea room is by its scones and if the cheese ones are good they can count me in as a regular customer.  I baked this particular batch on Saturday in honour of my annual posh tea party with the English book group ladies which always takes place at around this time of the year at my house. In theory it should be an al fresco event, read: in the garden. In practice  the weather is always bad (this is England after all!) so we end up staying indoors. And this is what happened this year AGAIN:  it was nice the day before, it was nice the day after but on the actual day it peed down! Anyway for this event tradition wants that I take out my best china, splash out on some expensive tea (this year was Countess Grey by Fortnum and Mason) and lay the table for a posh do. Continue reading ‘Parmesan and rosemary scones’

Piadina mediorientale

  Oh gli orrori della fusion! Anatema sui miscugli che se ne infischiano della filologia gastronomica!! Eppure, qualche volta girellare per il mondo culinario può darci idee e suggerire qualcosa di nuovo che poi nelle nostre cucine nostrane lieviterà e prenderà forme tra l’usuale e l’insolito. A me piace molto curiosare in un bellissimo sito di cucina libanese che mi aperto un mondo di profumi, colori e ricette accurate. E così lì ho rubato un modo per fare le polpette, il delizioso sapore acidulo della melassa di melograno (che mi compravo sempre a Mosca, la narsharab azera e che adesso ho scoperto poter trovare in qualsiasi minimarket arabo o di prodotti mediorientali), mille usi per il pistacchio e tante altre cose buone. Questa mia contaminazione parte dalle pie di carne Damascus style, la cui ricetta originaria (fatta con l’agnello) trovate qui. Ed ecco una libera interpretazione da mamma lombarda. Continue reading ‘Piadina mediorientale’

Torta salata di catalogna, pere e pecorino

Sono sempre alla ricerca di una pasta brisèe o simile che mi soddisfi senza usare troppo burro e che usi qualche farina alternativa per variare. Questa con un po’ di farina di riso e con il formaggio magro cremoso mi ha molto soddisfatto. Poi la si può riempire nei soliti o insoliti modi.

Questa volta ho riempito la pasta con la catalogna che ho pulito, fatto bollire in acqua salata per 10 minuti, sciacquato in acqua fredda (per farle perdere l’amaro) e fatto appassire per un’altra decina di minuti con un po’ di olio e aglio. L’ho poi messa su un disco fatto con la metà della pasta steso il più sottile possibile, ci ho messo sopra il pecorino a fettine e poi una pera tagliata sottile. Ho ricoperto con l’altra metà della pasta e infornato a 180° per 35-40 minuti.

Ingredienti per la pasta

50gr burro

200 gr formaggio cremoso

100gr farina 0

100 gr. farina di riso

1 cucchiaino di sale

2 cucchiaini di bicarbonato di sodio

Ho messo tutto nel mixer e ho azionato il minimo indispensabile per formare una palla di pasta che poi ho messo in frigo almeno per un’ora, meglio di più. Quando il ripieno è pronto, stendo i due dischi, confeziono la torta e poi rimetto nel frigo per un’altra mezzoretta. Più rimane fredda meglio.