Carpaccio di baccalà e aiolì

Ehilàaa!!! Là fuori… eccomi qui! Assenza  da casa lunghissima, superlavoro, un ministero impazzito, pigrizia blogghesca, goffaggine tecno-fotografica, perdita del cavetto che unisce macchina e computer, tirchieria che mi impedisce di ricomprarlo perché l’ho perso stando sul divano di casa ed è impossibile che sia sparito così…

Insomma, ho le ricette e non ho le foto, ho qualche foto ma ho dimenticato la ricetta… E così i giorni passano e la povera Lucina blogga e fatica galleggiando sola nell’etere.

Allora ecco questo post tutto dedicato a lei, senza foto della ricetta. Foto che esiste, peraltro, nella macchina ed era ancor più lucinesca perché il baccalà era andato a riempire i bagels fatti con la ricetta di Lucina. Buonissimi, come già detto e ridetto.

Ho pensato a questa ricetta di baccalà passeggiando per il mercato di Barcellona, la Bouqueria, insieme a Lucina: l’ho visto su un bancone e mi sono ricordata che un nostro caro mi aveva detto che era una cosa che nella sua famiglia si è sempre fatta. Così ho pensato di rifarlo per lui e accompagnarlo con l’aiolì perché lui ama molto l’aglio ed è un abbinamento classico.

Ingredienti

un filetto di baccalà già ammollato sui 300 gr.

limone, olio extravergine d’oliva

per l’aiolì

300 ml circa olio d’oliva

2 spicchi d’aglio

3 tuorli di cui uno sodo

1 cucchiaio di succo di limone

sale

Lavo il baccalà  dopo averli lasciati ancora un po’ in ammollo, sgocciolalo  e taglio di sbieco in fette molto sottili (c’è chi lo mette un po’ in freezer per tagliarlo meglio, fate voi). Metto le fette tra due fogli di pellicola trasparente inumiditi e batto leggermente. Metto un cucchiaio di succo di limone in un piatto fondo da portata, distribuisco le fettine di baccalà e di nuovo irroro di succo di limone. Lascio riposare per trenta minuti, girando ogni tanto. Aggiungo l’olio extravergine (per la quantità vado ad occhio, come piace) e lascio insaporire un’altra decine di minuti. E’ pronto da servire, manca solo l’aiolì che mangeranno solo i patiti dell’aglio.

Si tratta di una maionese all’aglio, tipica provenzale, credo. Qui vi metto una versione un po’ moderata (2 spicchi invece che 4).

Rassodo un uovo e poi prendo il tuorlo. Metto in un mortaio gli spicchi d’aglio sminuzzati e privati del germe interno e li pesto con il sale. Pongo il tutto in un frullatore, aggiungendo i tuorli d’uovo freschi: frullo e aggiungo l’olio a filo fino a quando si formerà una crema densa. A questo punto metto 1 cucchiaio di succo di limone e il tuorlo sodo sbriciolato; rifrullare per qualche secondo, salo e aggiusto  di limone, secondo il gusto.

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4 Responses to “Carpaccio di baccalà e aiolì”


  • Bentornata sul blog, cara Candi! Ti davo per desparecida….i miei post stavano diventando monologhi! :-) AHHHH che bei ricordi di Barcellona! Ma abbiamo già deciso dove incontrarci la prossima volta? Grazie per la ricetta. Peccato che io qui non la possa fare. E dove lo trovo il baccalà ? Mi sa che me lo dovrai fare quando vengo a trovarti a Pasqua. By the way: l’hai trovato il cavetto? Sono contenta di sapere che anche tu hai gli elfi in casa che ti rubano o nascondono le cose. Credevo di essere l’unica! la cosa che gli piace di più agli elfi di casa mia sono le calze. Nel corso degli anni me ne sono scomparse centinaia. MA DOVE FINISCONO? Un mistero degno di Report! Ha ha

  • i calzini sono come le stelle cadenti e i meteoriti. Probabilmente finiscono in Siberia o sugli Urali. Il cavetto è disperso. Le foto che ho bloggato erano già state scaricate …
    Altro che elfi, qui noi abbiamo la Banda Bassotti.
    Peccato per il baccalà, non ti vedo a passare la compassata dogana inglese con un olezzante baccalà nella borsa…

  • Anch’io avevo perso la pennetta che serve x scrivere sul tablet, comprata da poco e persa sul tappeto….
    L’ho cercata e ricercata, ho lasciato trascorrere il tempo sperando di ritrovarla, e, ovviamente, pochi giorni dopo averne comprata un’altra…. gli elfi me l’hanno restituita! Dev’essere che a quel punto non gli serviva piu’!

  • Per quello non lo sto comprando! aspetto la restituzione… Nella tradizione russa c’è anche un piccolo demonietto della casa, domovoj (dom = casa), che fa tutti i dispetti, nasconde le cose, ruba i fiammiferi ecc… Quando è cattivo impedisce l’accendere le luci…

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