E adesso sembra una competizione! Da settimane avevo lì in bacheca la bozza di questa torta da postare e adesso Lucina ne posta una simile!!! Ma diversa! Dunque se volete provare un confronto, una variazione sul tema torta d’arance e mandorle. Ecco qui la seconda, una sua versione mediorientale e cioccolatata per di più (ma si può benissimo evitare la glassa al cioccolato). L’ho tratta dal bellissimo libro di Ottolenghi-Tamimi Jerusalem, scritto da un ebreo e un arabo che celebrano la cucina della loro città e le loro tradizioni comuni. Nel libro la torta è pensata per le clementine, ma è detto che si può fare con quello di arancia, cosa che ho fatto, riproponendomi di provare anche la versione clementina. Dicono che si conserva a lungo (se coperta), ma noi l’abbiamo finita subito. L’idea di imbevere una torta con uno sciroppo mi è sempre piaciuta moltissimo.
NB. A proposito di tradizione ebree, musulmane e cristiane, anche la cottura a bagnomaria (usata per la glasse) le ricorda. Maria la Profetessa (per la leggenda Miriam la sorella di Mosè ed Aronne) era una dotta alchimista vissuta tra il primo e il terzo secolo dopo Cristo che inventò quel metodo di cottura per i suoi esperimenti (Balneum Mariae). Siamo un po’ tutte alchimiste (o streghe) quando cuciniamo!
Ingredienti per la torta
200 gr. di burro
380 gr di zucchero fine (io ho usato quello normale)
scorza gratuggiata e succo di 3 arance bio (o 4 clementine)
scorza grattuggiata e e succo di u limone bio
280 gr di mandorle macinate (io non le ho pelate, la pigra!)
5 uova sbattute
100 gr di farina setacciata
un pizzico di sale
lunghe strisce di scorza d’arancia per guarnire
Ingredienti per la glassa (facoltativa)
90 gr. di burro
150 gr. di cioccolato fondente di buona qualità a pezzi
3/4 cucchiai di miele
1/2 cucchiaio di cognac
Riscaldo il forno a 170°.
Ungo una teglia apribile da 24 cm di diametro e ne ricopro il fondo con la carta da forno. Sbatto nel mixer a velocità moderata burro, 300 gr di zucchero e le scorze, senza lavorare troppo, aggiungo metà delle mandorle e, sempre con il mixer in funziona, gradatamente anche le uova, grattando un paio di volte il fondo (a macchina ferma). Aggiungere le mandorle rimaste, la farina e il sale finché tutto è liscio e omogeneo. Metto nella teglia, livello bene con una spatola e cuocio per 50/60 minuti. Lo stecchino dovrebbe comunque uscire un po’ umido.
Quando la torta sarà quasi pronta, preparo lo sciroppo mettendo a bollire il restante zucchero e il succo degli agrmi (che dovrebbe essere circa 120 ml). Quando comincia a bollire lo tolgo dal fuoco.
Appena uscita da forno la torta va spennellata subito con lo sciroppo bollente, facendo in modo che venga tutto assorbito. Lascio raffreddare nella teglia prima di estrarla. La guarnisco con le strisce di scorza.
Ma posso anche ricoprirla di glassa al cioccolato (da fare poche ore prima di servire).
Burro, cioccolato, miele in una terrina a prova di calore da mettere a bagno maria. Mescolo per amalgamare il tutto, togliere dal fuoco e versarvi il cognac. Verso subito la glassa sulla torta fredda e spalmarla bene. Una volta che la glassa si è indurita guarnisco con le strisce di scorza.
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