Ed ecco che anche Ricette & Misfatti parla di zafferano. Non partecipiamo certo al contest dei nostri ragazzi di Vallescuria Zafferano per conflitto di interessi. Ma a furia di annusare gli effluvi dell’essicazione, a furia di chiederci se quei benedetti stimmi erano fruscianti o croccanti, ancora mezzora o bisognava spegnere… be’ una ricettina ci scappa dalla tastiera, un po’ pigra, per la verità, di questi tempi. E la ricetta non poteva essere una qualunque. Ne ho scelta una dal bellissimo libro che mi hanno regalato proprio loro, Marta e Matteo: Jerusalem di Ottolenghi e Tamimi. L’ho un po’ modificata per via delle dosi.
Ecco qui… e se volete comprare lo zafferano domenica 13 a Un Altro Natale si può!
Ingredienti
600 ml. di vino bianco
2 cucchiai di succo di limone
175 gr. di zucchero fine
15 semi di cardamomo leggermente schiacciati
1/2 cucchiaino abbondante di stimmi di zafferano
un pizzico di sale
6 pere sode sbucciate
Verso il vino, lo zucchero, il cardamomo, il sale e lo zafferano (che avevo messo in infusione in pochissima acqua tiepida già da mezzoretta) in una casseruola media. Porto a bollore e metto le pere cercando di farle stare adagiate perché siano immerse nel liquido quanto più possibile. Io ho dovuto aggiungere un po’ d’acqua. Ho messo il coperto e ho fatto bollire adagio per una trentina di minuti, girandole spesso e irrorandole con il loro sugo. Poi ho controllato la cottura (sono pronte se un coltello vi entra senza incontrare resistenza). Le ho fatte cuocere un altro quarto d’ora. Nel libro non era indicato, ma forse le mie pere erano un po’ acerbe. Regolatevi come preferite, comunque le pere (io ho usato le Kaiser) non devono essere sfatte. Tolgo le pere dalla casseruola e le metto nel piatto di portata (o in ciotole individuali). Faccio restringere a pentola scoperchiata il sugo fino a ridurlo a una consistenza sciropposa (Ottolenghi e Tamimi dicono di due terzi). Verso sulle pere in modo che siano tutte bene irrorate. Faccio raffreddare e servo. Io con parmigiano o con una crema di cioccolato, a Jerusalem consigliano invece un po’ di panna fresca.
Che delizia! Spero proprio che la Befana quest’anno mi metta un po’ di zafferano frusciante ( ma non croccante!) nella calza!!!:-)