Archive for the 'Ricette in Italiano' Category

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My little sponge cakes. Un dolce misfatto alle mandorle

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Ecco, quando vuoi strafare, c’è sempre in agguato il misfatto. Tutto è cominciato dalla voglia di risotto. E, dunque, dalla necessità di brodo. Niente problema, anche se hai fretta. Sei una brava massaia. C’è sicuramente quella scatolina in freezer di brodo congelato che aspetta. Basta metterla in frigo qualche ora prima e sarà pronta al momento giusto. Ma al momento giusto vien fuori che non era brodo (ahi, il vizio di cacciar in freezer senza etichetta, tanto poi mi ricordo). Erano chiare d’uovo… Che ci fo? Chiaro, in fretta e furia si possono fare le meringhe, tanto cuociono da sole e ho la ricetta di Dario Bressanini. Non sarà troppo semplice e noioso? Massì, proviamo, in fretta e furia, qualcosa di nuovo. E perché non queste meringhe sarde che prevedono la farina di mandorle oltre allo zucchero. Ne ho giusto un bel sacco nell’armadio… Ecco, sbatto sbatto in fretta e furia (senza precauzioni tipo contenitore in metallo, gradualità nell’aggiunta degli ingredienti ecc. ecc.) E le povere, strapazzate, chiare non montano, bianche sono bianche (anzi no, le mandorle danno un tocco leggero di beige), ma rimangono desolatamente liquide. Che ci fo? Per la seconda volta mi chiedo al secondo misfatto culinario della serata. E adesso è tardi e comincio a essere innervosita. Così sono venuti fuori questi serendipitici dolcetti, spugnosi, mandorlati, niente male. Molto dolci, sì (mangiateli con tè non zuccherato), ma pochissimo grassi. Li rifarò anche senza misfatto: sono un ottimo sistema per utilizzare gli albumi, se per esempio si fa una crème brulée… Continue reading ‘My little sponge cakes. Un dolce misfatto alle mandorle’

Il mafè. Manzo stufato in salsa di arachidi. Il Senegal in cucina

20150105_200122Dopo tutti i piatti vegetariani di Lucina, io faccio la cattiva ragazza e vi posto questo stufato delizioso che viene dal Senegal. So poco di cucina africana ma chissà quanti profumi che ci perdiamo! Alcuni amici dei miei figli hanno cucinato per noi qualche volta e mi hanno lasciato una grande curiosità.

Questa è una ricetta di una signora senegalese, Mansata, che fa parte di M’AMA FOOD, un progetto della cooperativa Farsi prossimo , un catering tutto speciale gestito da donne per lo più straniere che cucinano i cibi delle loro terre lontane. Ho preso la ricetta dal giornalino della Coop. Continue reading ‘Il mafè. Manzo stufato in salsa di arachidi. Il Senegal in cucina’

Terrina d’anatra di Capodanno

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Sorry per la foto, ma la ricetta è davvero quel che ci vuole per un cenone. Ha innumerevoli vantaggi: proma la prepari e meglio è. E’ buona avanzata e all’occorrenza la puoi variare con gli avanzi del pranzo di Natale (anche se noi, con gli amici dei ragazzi che sono arrivati alla sera di Natale non abbiamo avuto avanzi!!!). E così siamo arrivati all’ultima ricetta del 2014.

Buon anno a tutti, ma soprattutto alla mia socia, compagna e fedele amica Lucina!

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La gobba perfetta. Madeleinettes al profumo di lavanda. Candi is back!

DSC_0222Vacanze! E allora finalmente ritorno a bloggare. Povera Lucina, lasciata sola a supportare la baracca. Vorrei fare anche qualche proposito per l’anno nuovo, ma è inutile mettersi di traverso se la vita ti trascina vorticosa. Ammaina le vele e lasciati trasportare aspettando che la buriana si calmi.

E’ stata una ragazzina dalle mani di fata a insegnarmi qualche anno fa a fare la gobbetta delle madeleinettes. E ogni volta sembra impossibile, ma funziona! Grazie a Sasha! Oggi ho deciso di profumarle con la lavanda di Elena che conservo gelosamente sottovuoto e che uso con parsimonia (altrimenti, Luigi, dice, il piatto sa di sapone). Anche su Cavoletto si possono trovare istruzioni utili. Per un tè prima di Natale, per una pausa tra Natale e Capodanno, per l’ultimo regalino dolce… Una volta presa la mano sono davvero facilissime. Questa è la mia versione, ho un po’ modificato le dosi (un po’ meno burro, la farina di mandorle.. ecc). Mi pare che sia affidabile. Provatele, anche se non siete in un mood proustiano… Continue reading ‘La gobba perfetta. Madeleinettes al profumo di lavanda. Candi is back!’

Caponata siciliana

caponata siciliana

caponata siciliana

This is a famous sweet and sour Sicilian dish which I had been meaning to make for a very long time and somehow never got round to do until recently. There are several versions available out there, depending on what part of Sicily they are from (please Carmelita don’t shoot me down if this recipe is not how you make it :-)) . The basic ingredients are aubergines, celery, onions, tomatoes, sultanas, capers and olives. But I have also seen it with peppers and pine kernels and a few other things besides. The version I have made was a bit of a compilation of  the recipes I saw on line. In some of them you have to salt the aubergines beforehand in order to make them expel some of their liquid. I didn’t bother doing that. Life is too short. Caponata is better eaten the day after you have made it so that the flavours get a chance to develop. Also it shouldn’t be served hot but at room temperature. I served it as a starter with some homemade bread but it could accompany a variety of other dishes and dips. Ideal for a buffet. It’s really delicious!  Continue reading ‘Caponata siciliana’

Fiori di zucca in pastella di farina di ceci (la pastella vegana)

DSC_0125 Ecco qua un altro prodotto dell’orto condiviso di Matteo e dei suoi amici. Non solo i crochi viola dello zafferano, ma anche questi bellissimi fiori gialli di zucca. E allora avanti con le pastelle. Del resto è da poco che Lucina ha postato una deliziosa combinazione di verdurine in pastella. Ma oggi, complice quello che c’era in dispensa e il desiderio di limitare le uova, mi è venuta l’idea di provare una nuova pastellina. E poi… una delle mie bimbe preferite è diventata vegana. Allora ecco qua una pastella per lei e per la sua mamma. Si può usare naturalmente con altre verdure. E chissà anche con pesce e gamberetti… se non sei vegano naturalmente.

A casa è piaciuto molto il suo sapore di farinata…

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Baklava

baklava

baklava

These incredibly rich, gooey, sweet pastries are definitely not for diabetic people or anyone on a diet, I am warning you. HOWEVER, they are delicious and a little piece of them goes a long way which makes them ideal to share with a group of friends. They are made with  layers of buttered filo pastry and contain lots of chopped nuts. What holds them together is honey or syrup. So you can imagine the high number of calories that these little beauties possess. Even an hour of Zumba I am not sure would be able to shift them. Anyway, the inspiration to make baklavas came from my holiday to the Greek island of Paxos, back in September, where they seemed to be sold everywhere (Oh happy, sunny days! If only I could be back there. Autumn is definitely upon us now :-(….). I understand, however, that they are Turkish in origin. Making baklava was also one of the challenges on one of the episodes of the Great British Bake off programme, which has just finished. So I had to have a go, didn’t I? The recipe I used came from the BBC Good food website, slightly adapted. I checked other recipes online and they all seem to be very similar. Unlike in the GB Bake off competition I most certainly did not make my own filo pastry. Come off it!  Life is too short for that! Anyway, they were very nice and made some colleagues at work happy. Continue reading ‘Baklava’

Maionese vegana senza uova

2014-08-02 09.50.50 Potrebbero scappare tutti. Soprattutto se lo sanno. Ma se la metti lì senza dire niente la mangeranno senza fiatare. La si fa in un batter d’occhio

Una bella idea per alleggerire un po’ i nostri piatti. L’ho presa da Araba felice che in fatto di trucchi, trucchetti e cucina “furba” è una maga! E, intanto che la preparate ascoltatevi e meditatevi questo bellissimo nuovo Cohen, Slow

 

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Meringhe allo zafferano

2014-07-20 16.25.08 Le meringhe sono il mio punto debole. Credo di averlo già detto, ci ho messo quasi trent’anni per imparare a farle, almeno finché non ho incontrato questa ricetta infallibile di Dario Bressanini.

Poi, visto che Matteo sta coltivando lo zafferano e andando in giro per corsi, mi racconta le cose che prova dopo aver zappato, ho colto la palla al balzo e ho aromatizzato le meringhe. Buonissime!

Tanto ci sono piaciute che abbiamo continuato l’esperimento e le abbiamo fatte versione aftereight, con un po’ di menta in sciroppo nell’impasto e della glassa di cioccolato sciolto.

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Patate Hasselback

Mi lancio nei luoghi comuni. Il tempo è impazzito, non ci sono più le stagioni di una volta… E infatti Laura a Bruxelles mi guarda dallo schermo Skype in canottiera mentre io le rispondo con una bella felpetta a maniche lunghe. Lucina in Inghilterra sceglie dal florilegio del blog tutte le ricette rinfrescanti e io penso a qualche bel piattino caldo per le fresche serate di questa mezz’estate con l’ombrello. Il cielo ha più di 50 sfumature di grigio e la programmata gita in montagna da fare col sole dovrà aspettare, mi sa, dicembre. Ecco dunque questo piatto tradizionale per niente estivo ma che noi abbiamo gradito. Ok, molto burro, ma per una volta… (ahi, mi sa che anche la prossima ricetta che posterò non sarà molto light…). Ah, dimenticavo: pare che Hasselback fosse un ristorante svedese (quindi ecco una ricetta degna di entrare nelle tradizioni di famiglia). E la foto? C’era, c’era ma l’ho cancellata per sbaglio! Continue reading ‘Patate Hasselback’