Archive for the 'Ricette in Italiano' Category

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Spaghetti con le vongole e gli asparagi

Ah le vongole, mi piacciono un sacco. Forse la mia riserva di ferro preferita. Più delicate delle cozze (e anche più comode da pulire), non la fanno da padrone come le cugine arancioni e stanno bene con varie verdure. Il binomio con gli asparagi dunque è venuto da solo.  Adesso inizia il tempo degli asparagi (finora venivano dal Perù, massimo produttore di asparagi del mondo che non li consuma per niente!!!) e la nostra Terry delle fragole ha cominciato a raccoglierli. Così per il prossimo mese, asparagi in quantità. Preparatevi, o meglio, postatemi qualche ricettina a cui siete affezionati, se vi va. Continue reading ‘Spaghetti con le vongole e gli asparagi’

Alici marinate

 

Le alici pronte per essere pulite

 

Vale la pena farsi da sé quei bei pescetti crudi sbiancati che si vedono in tutte le rosticcerie. Costano pochissimo (mentre preparate sono molto care), sono un pesce “sostenibile” non in pericolo di estinzione e da buon pesce azzurro forniscono un’apprezzabile dose dei ormai famosi Omega non-so-che-numero. Pulirli non è il dramma che parrebbe a un primo sguardo. Si prende la testa  con una mano e con l’altra mano il corpo. Con un colpo deciso si tira la testa verso il basso in modo da eliminare insieme anche le interiora. Delicatamente poi si tira in giù la spina e la si toglie. E’ più difficile da spiegare che da fare. Io accendo la radio su un programma gradito e mi ci metto, andando lenta in una quindicina di minuti si pulisce un kg di alici senza problemi. Se siete disperati ci sono sempre parecchi video in rete. Continue reading ‘Alici marinate’

I pirožki. Nostalgia di Russia

Ecco, questo sì che è un piatto pieno di ricordi di Russia. Primo tra tutti, il treno. Lo scompartimento a quattro, il vagone con il bollitore d’acqua in fondo e la provodnica, una sorta di capovagone, una zia-mamma che si occupa di tutto, regina e massima autorità del microcosmo che ti cullerà per parecchie ore: è lei che ritira i documenti, porta le lenzuola, prepara il tè ecc. Così tu ti metti in ciabatte e in tuta e ti lasci cadere in uno stato di beata, minorile irresponsabilità (non hai neanche più il passaporto).  Qualunque cosa si faccia o non faccia, sei giustificato: stai viaggiando, non c’è bisogno di altro. Il primo atto dovuto, se non è l’una di notte, è tirar fuori le provviste. Non importa se il convoglio non è ancora uscito dalla stazione moscovita. Tutti tirano fuori e offrono qualcosa. Certo ognuno si sbizzarisce (noto che il pollo arrosto è tra i piatti più gettonati). Ma è indubbio che i pirožki ben confezionati in caserecci sacchetti di plastica fanno la parte da leone. Misura della tua popolarità o dell’affetto dei tuoi amici. Se hai i pirožki nella sportina vuol dire che non sei solo. Qualcuno ti ama. Continue reading ‘I pirožki. Nostalgia di Russia’

Piattone in crosta

Una ricetta già postata nell’altro blog, ma la primavera sta arrivando e non posso lasciarmi sfuggire questo ultimo sprazzo di fresco e non proporre questo piatto cult della mia famiglia. L’altro giorno ho cucinato il piattone in crosta di sale. Piatto mitico per noi, perché è a base di formaggio (che ci piace tanto) e sembra fatto apposta per essere mangiato insieme chiacchierando, come la fondue, la raclette ecc. Un altro motivo dell’alto carico di affettività mosso da questo piatto è che la ricetta è di Gabriella, da sempre mio punto di riferimento culinario e non solo (!).  Come la raclette si abbina a patate bollite o al vapore (ben spazzolate e servite con la buccia) e sottaceti, soprattutto croccanti cetriolini. Se non si trova il piattone, perché si vive lontano dalla Lombardia, si può provare a sostituirlo con qualche toma o con una formaggella a pasta molle con una leggere crosta bianca. Continue reading ‘Piattone in crosta’

Apple strudel in filo pastry

apple strudel

And after Candi’s budinasso here’s another recipe for those who have a sweet tooth (=i golosi). I made it for my husband’s birthday as he had requested something not too heavy, based on fruit (I confess that these are my favourite types of desserts). What better than an apple strudel, then? Mind you, this is not the traditional one as it’s made with filo pastry, which is rather flaky and crunchy in texture and not what you would find in Austria. Still it is very good. I used a recipe I found on the BBC Food website and slightly adapted it. The secret with filo pastry is to make sure to brush each individual layer with plenty of melted butter. Or it will stick together and you’ll end up with a stodgy mess. Continue reading ‘Apple strudel in filo pastry’

Il budinasso

Il budinasso è un dolce che si fa da sempre nella mia famiglia. Mi piace pensare che sia un’eredità della mia nonna piemontese di cui porto il nome che però non ho mai conosciuto. Mi piace anche chiamarlo così in questo modo così ruspante, da cortile di campagna, soprattutto ora che è conosciuto dappertutto con il nome assai più trendy di Bunet (anche questo ruspante, in realtà, nonostante il lieve colorito francese) che probabilmente viene dal nome dello stampo che ricordava vagamente la forma di un berretto.

E’ un dolce ricco ma anche povero. Ricco per l’abbondanza di uova e amaretti, povero perché fatto con ingredienti che in campagna non mancavano mai e non costavano praticamente niente, appunto le uova e il latte. Adesso noi ci abbiamo aggiunto il cacao, un po’ di liquorino magari, l’abbiamo patinato un po’, insomma. Comunque, è un dolce comodo da fare quando non si ha voglia di uscire a far la spesa: uova, latte, zucchero e un po’ di amaretti di solito in casa ci sono sempre.

Dunque: niente di particolarmente originale (quante sono le combinazioni di uova/latte/zucchero, a quanti innumerevoli dolci hanno dato origine nelle più varie parti del mondo??), ma spesso ci dimentichiamo proprio delle cose più semplici.

Che la semplicità ci sia spesso ostica lo diceva anche Pasternak in una bellissima poesia: “Imparentati a tutto ciò che esiste, convincendosi/ e frequentando il futuro nella vita di ogni giorno,/ non si può non incorrere alla fine, come in un’eresia,/ in un’incredibile semplicità./ Ma noi non saremo risparmiati,/ se non sapremo tenerla segreta. / Più d’ogni cosa è necessaria agli uomini,/ ma essi intendono meglio tutto ciò che è complesso…” Le onde. Qui recitata da Carmelo Bene. Continue reading ‘Il budinasso’

Il riso pilaf perfetto per Paola che oggi si laurea

 

La ricetta è presa da Allan Bay, 77 ricette perfette. Spiegate per filo e per segno, nessuno può sbagliare (Feltrinelli). Mi piace molto Allan Bay, mi piace la sua cura e la precisione delle sue ricette, anche se trovo un po’ strana la sua abitudine di non mettere mai gli ingredienti belli elencati prima della ricetta come fanno tutti. E’ un colpo d’occhio utile, soprattutto per decidere se cucinare o no un dato piatto. Così sottoporrò Allan Bay a un mio editing personale, non me ne voglia, la paternità è sempre sua. Continue reading ‘Il riso pilaf perfetto per Paola che oggi si laurea’

Risotto ai porri al profumo d’arancia

Com’è che ancora ci mancava un risotto? Abito o non abito in Lombardia? Non so perché ma il risotto mi sembra uno dei cibi più adatti per la domenica sera. Domestico, tranquillizzante, anche se il lunedì è vicino. Devo dire che con il riso ho un rapporto un po’ troppo pragmatico. Spesso uso il paraboiled anche per i risotti (oh, lo so, è un’eresia), ma i miei clienti non sono i più puntuali di questo mondo e di fronte alla minaccia del riso colloso (niente a che vedere con la profumata variante vietnamita dove la collosità amidosa è voluta) preferisco la variante soda e sgranata del paraboiled. Questa volta, invece, potendo contare sulla domenica sera, tranquilla e senza impegni, ho potuto usare un vero e canonico Carnaroli, il re dei risi, come dice Wikipedia. Se ne compra uno buonissimo alla Certosa di Pavia che vale sempre una gitarella, riso a parte.

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Spinach and ricotta pancakes

spinach and ricotta pancakes

You must have worked out by now that I am a ricotta fan as the last recipe I posted also featured this cheese. The Italian name for this dish is crespelle di ricotta e spinaci. I made it last Tuesday, which was shrove Tuesday ( martedí grasso in Italian), as that’s the  traditional day in England to eat pancakes. The way to eat them here is with a squeeze of lemon juice and a sprinkling of sugar but I fancied something savoury and more substantial. I know it’s a bit of a faff to make the pancakes but the homemade ones taste so much nicer than the ready made ones. Plus you can make them in advance and stuff them at a later stage. There are many recipes for the batter. I used the one I found in the Silver spoon recipe book or Cucchiaio d’ argento, which is the legendary bible of Italian cooking. It used to be owned by all good Italian housewives in the past. Not so sure that’s the case anymore ( Candi, please comment). It has been translated in English and I confess I have both. But enough chatting and let’s get cooking… Continue reading ‘Spinach and ricotta pancakes’

Le panelle di Carmelita

Questa ricetta non ha foto perché la ricetta non è nostra. Carmelita ce l’ha regalata in un commento e mi dispiaceva troppo lasciarla sepolta là. La metto subito, poi la farò e farò sapere com’è venuta ma intanto, visto che Carmelita ha raccontato del cibo di strada di Palermo, vi mando qui a godervi una bellissima passeggiata con il mitico cavoletto, fonte inesauribile di ispirazioni culinarie e no. E lì di foto, panelle e mafaldine comprese, ne troverete di bellissime… Continue reading ‘Le panelle di Carmelita’