Monthly Archive for aprile, 2011

La nocciolata

Come nella moda quest’anno va il viola (almeno credo, o forse era l’anno scorso?), così mi pare di capire che ora le nocciole siano un ingrediente decisamente trendy. Rigorosamente piemontesi. Noccioli di tutto il mondo unitevi e dite che le nocciole sono buone anche a Morbegno! Comunque, noi non buttiamo via niente e anche i suggerimenti modaioli servono a mettere in moto il cervello. Per esempio, l’altro giorno mi trovavo ad Asti e ho mangiato un buonissimo risotto alle nocciole (grazie Gabri!), dove proprio si sentiva il loro sapore tostatino che stava benissimo. E poi è da un po’ che ho pensato che le nocciole vanno a nozze con i broccoli, solo che non mi capita spessissimo di averle sottomano, mentre i broccoli, d’inverno soprattutto, imperano.

Bando alle ciance. Questa, com’è evidente, è una torta, molto veloce da fare, soprattutto se come me si può partire dalla comoda, ma difficile da trovare, farina di nocciole. Se non l’avete, basta prendere eguale peso di nocciole sgusciate, tostarle (è importante, pochi minuti in una padella antiaderente, girando e controllando senza distrarsi, e poi frullare nel mixer che io non ho più). Continue reading ‘La nocciolata’

Baked cod with pesto, baby spinach and cherry tomatoes

baked cod with pesto, spinach and tomatoes

As promised here’s a quick and healthy recipe using  one of our “local” fish, namely cod. (Sorry Candi, I was getting fed up with reading your lovely recipes knowing I couldn’t get hold of the  fish you used). I made it tonight in next to no time at all and it turned out very tasty indeed. I had some home made  pesto left over from a few days ago so I decided to use it in a  context other than pasta. By the way I NEVER buy pesto in a jar. I don’t like the taste. Plus it’s so easy to make that there is really no need to resort to the ready made one.  I will add the pesto recipe at the bottom of the recipe for those English friends who have never tried it but would like (and should…he he) have a go. Continue reading ‘Baked cod with pesto, baby spinach and cherry tomatoes’

Spaghetti con le vongole e gli asparagi

Ah le vongole, mi piacciono un sacco. Forse la mia riserva di ferro preferita. Più delicate delle cozze (e anche più comode da pulire), non la fanno da padrone come le cugine arancioni e stanno bene con varie verdure. Il binomio con gli asparagi dunque è venuto da solo.  Adesso inizia il tempo degli asparagi (finora venivano dal Perù, massimo produttore di asparagi del mondo che non li consuma per niente!!!) e la nostra Terry delle fragole ha cominciato a raccoglierli. Così per il prossimo mese, asparagi in quantità. Preparatevi, o meglio, postatemi qualche ricettina a cui siete affezionati, se vi va. Continue reading ‘Spaghetti con le vongole e gli asparagi’

Venerdì Santo

Oggi non si cucina. Ci si ferma.

Dall’altro blog una poesia-icona di Anna Achmatova, da Requiem, scritto durante gli anni del Terrore staliniano.

Crocifissione
“Non piangere per Me, Madre,
che giaccio nella bara”.
I.
Il coro angelico l’ora solenne glorificò
E i cieli si fusero in fuoco.
Al Padre disse: “Perché Mi hai abbandonato?”
E alla Madre: “Oh, non piangere per Me…”
II.
La Maddalena si disperava e piangeva,
Il discepolo prediletto era impietrito,
E là dove in silenzio stava la Madre
Nessuno osava neanche guardare.

Un’altra bella rivista di primavera

Salsa verde

salsa verde

If you ever need to jazz  up some vegetables like cauliflower or boiled potatoes why not try this flavoursome salsa verde (sorry folks I’m sticking to the Italian name here as the English translation- green sauce- conjures up images of witches’ potions…)?  I had a cauliflower I needed to use last night and wanted to do something more to it than just steaming it (how boring is THAT?). I have a problem with cauliflower. I only like it in a rich bechamel sauce with loads of cheese on the top but that can be quite heavy, as well as time consuming to make.  (Actually I have made some nice soups with it too but still it’s not my favourite vegetable. If anybody out there has some interesting cauliflower recipes PLEASE send them my way). Anyway….. I decided the time had come to make some salsa verde.  In Piemonte it is traditionally eaten with boiled meats. My mum, who was from Turin, used to make it quite often. I reckon it could go very well also with steamed white fish. There are many different variations for this traditional sauce. I changed one of the usual ingredients (gherkins) for another (olives) . The truth? I didn’t have any gherkins in the house! :-( Still, the result was a very tasty sauce indeed! Continue reading ‘Salsa verde’

Pasqua festa di luce e di speranza va ben incorniciata con un bel pranzetto che sappia mettere insieme tutti i cari.

Qualche spunto lo potete trovare nel numero di primavera di About food. Il mondo freepublishing di issuu.com offre davvero tante sorprese e prodotti di qualità che non hanno nulla da invidiare alle riviste patinate delle edicole. Anzi, la passione e la competenza di questi autori trasuda amore per le cose fatte non inquinato neanche dalla pubblicità. Dunque, mettetevi comodi, sfogliate o scaricate, sempre riconoscenti alle bravissime Leda e Claudia.


Alici marinate

 

Le alici pronte per essere pulite

 

Vale la pena farsi da sé quei bei pescetti crudi sbiancati che si vedono in tutte le rosticcerie. Costano pochissimo (mentre preparate sono molto care), sono un pesce “sostenibile” non in pericolo di estinzione e da buon pesce azzurro forniscono un’apprezzabile dose dei ormai famosi Omega non-so-che-numero. Pulirli non è il dramma che parrebbe a un primo sguardo. Si prende la testa  con una mano e con l’altra mano il corpo. Con un colpo deciso si tira la testa verso il basso in modo da eliminare insieme anche le interiora. Delicatamente poi si tira in giù la spina e la si toglie. E’ più difficile da spiegare che da fare. Io accendo la radio su un programma gradito e mi ci metto, andando lenta in una quindicina di minuti si pulisce un kg di alici senza problemi. Se siete disperati ci sono sempre parecchi video in rete. Continue reading ‘Alici marinate’

Leek and feta cheese omelette

leek and feta cheese omelette

Sometimes time is the essence, particularly when you have a demanding  job (am I right, Candi?). Cooking anything too complicated is simply not an option when you get home from work dog tired  but it’s still nicer to rustle something simple up and prepare your food from scratch than buying a ready made meal and sticking it in the microwave. Much healthier-and cheaper. This is where a nice omelette (frittata in Italian) can do the job very nicely, thank you. It requires minimum effort and if you can get hold of some  free range eggs and organic vegetables it can be tasty and wholesome too. I have made many different ones. With mushrooms, spinach, courgettes, onions…. This particular omelette it’s especially nice because it combines the sweetness of the leeks with the saltiness of the feta cheese. It’s a favourite of mine. Continue reading ‘Leek and feta cheese omelette’

I pirožki. Nostalgia di Russia

Ecco, questo sì che è un piatto pieno di ricordi di Russia. Primo tra tutti, il treno. Lo scompartimento a quattro, il vagone con il bollitore d’acqua in fondo e la provodnica, una sorta di capovagone, una zia-mamma che si occupa di tutto, regina e massima autorità del microcosmo che ti cullerà per parecchie ore: è lei che ritira i documenti, porta le lenzuola, prepara il tè ecc. Così tu ti metti in ciabatte e in tuta e ti lasci cadere in uno stato di beata, minorile irresponsabilità (non hai neanche più il passaporto).  Qualunque cosa si faccia o non faccia, sei giustificato: stai viaggiando, non c’è bisogno di altro. Il primo atto dovuto, se non è l’una di notte, è tirar fuori le provviste. Non importa se il convoglio non è ancora uscito dalla stazione moscovita. Tutti tirano fuori e offrono qualcosa. Certo ognuno si sbizzarisce (noto che il pollo arrosto è tra i piatti più gettonati). Ma è indubbio che i pirožki ben confezionati in caserecci sacchetti di plastica fanno la parte da leone. Misura della tua popolarità o dell’affetto dei tuoi amici. Se hai i pirožki nella sportina vuol dire che non sei solo. Qualcuno ti ama. Continue reading ‘I pirožki. Nostalgia di Russia’