Archive for the 'teatime' Category

La “torta appiccicosa” ai lamponi: ovvero un fondant alla svedese (Kladdkaka)

IMG-20160820-WA0002Ecco qua a cosa serve mandare i figli a studiare all’estero. Una tortina svedese di Laura: la Kladdkaka. Continue reading ‘La “torta appiccicosa” ai lamponi: ovvero un fondant alla svedese (Kladdkaka)’

Polenta and ricotta cake with dates and pecans

polenta and ricotta cake with dates and pecans

polenta and ricotta cake with dates and pecans

I’ll start by confessing I didn’t make this cake. Technically my husband made it, although, to be fair, he was largely executing orders with me standing over his shoulder. The reason why we made this cake together was that he had promised his colleagues at work he would bring a cake in made with his own fair hands. We had ricotta in the fridge as well as the most gorgeous Palestinians dates. Bingo! I found this recipe on the Delia Smith’s blog.  I wasn’t sure about it at first as it has no eggs in it. Also when it first came out of the oven after the recommended 1 hour and three quarters I thought I had overcooked it. However I needn’t have worried. I really liked it, and so, apparently, did my husband’s colleagues. So success all around. And in truth: how could Delia be wrong? Impossible! This is a cake I’ll definitely make again. Continue reading ‘Polenta and ricotta cake with dates and pecans’

Biscotti salati al parmigiano e pomodori secchi

20160216_074545_Richtone(HDR)I biscotti salati sono la mia passione. Questi sono grossi ma si possono fare anche piccolini per un aperitivo. A me, devo dire, piacciono anche a colazione. E per una colazione li abbiamo fatti. Per il nostro Guido che mangia sempre salato a colazione. Si conservano diversi giorni e sono meglio mangiati il giorno dopo. Insomma vanno lasciati un po’ lì, come tutti i biscotti con il burro. Ho usato la farina di farro e quella integrale per variare un po’ i cereali che mangiamo ogni giorno. Ma vanno benissimo con la farina normale. Una 0, meglio se biologica. Continue reading ‘Biscotti salati al parmigiano e pomodori secchi’

La torta di Laura. Bavarese di pesche

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A settembre non sono mai a casa e così, madre degenere, non faccio mai la torta di compleanno per la mia bimba. Quest’anno la vita ha disposto diversamente ed eccomi qui. Così ho potuto cucinare la stessa torta che 22 anni stavo facendo quando mi sono venute le doglie. Avevo tirato il fiato, finito il dolce ed ero andata in ospedale per qualcosa di molto, molto più dolce…

So che è imperdonabile non aver fatto il pan di spagna, ma ora come allora avevo un’autonomia limitata.

PS. Matteo, che aveva allora 8 anni, si ricorda che l’avevo rifinita diversamente, con le pesche fresche ben disposte a cerchio. Io invece non me lo ricordavo. Ci riprovererò tra 22 anni? Continue reading ‘La torta di Laura. Bavarese di pesche’

Crostata al limone, mandorle e cocco, profumata di lavanda

2015-08-05 08.03.47E così eccomi qui fedifrega, dopo tanto tempo che Lucina da sola tira la carretta. Non che non abbia cucinato in questo periodo. Ho anche fatto varie foto a ricette sperimentate proprio per il blog, ma poi non arrivavo a pubblicarle, a scrivere bene il procedimento, la foto rimaneva lì e la ricetta veniva dimenticata. Spero di essere un po’ più assidua ma il periodo non dispone agli hobby ahimè. Allora mi consolo con una tortina che ho fatto per la prima volta che sono andata a casa della mia nuoretta fresca fresca. Eh sì, perché nel frattempo son diventata anche una SUOCERA!

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White chocolate, almond and raisin clusters

white chocolate clusters

Happy Easter everyone! Please note the three little bunnies keeping Tomik company. Aren’t they cute? I’ll blog something quickly. I went to a wedding today and everyone had to take something for the buffet. I kind of made these up taking inspiration from a Paul Hollywood recipe in which he used dark chocolate and peanuts. Anyway, they went down a treat so here they now are for your delight. Continue reading ‘White chocolate, almond and raisin clusters’

My little sponge cakes. Un dolce misfatto alle mandorle

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Ecco, quando vuoi strafare, c’è sempre in agguato il misfatto. Tutto è cominciato dalla voglia di risotto. E, dunque, dalla necessità di brodo. Niente problema, anche se hai fretta. Sei una brava massaia. C’è sicuramente quella scatolina in freezer di brodo congelato che aspetta. Basta metterla in frigo qualche ora prima e sarà pronta al momento giusto. Ma al momento giusto vien fuori che non era brodo (ahi, il vizio di cacciar in freezer senza etichetta, tanto poi mi ricordo). Erano chiare d’uovo… Che ci fo? Chiaro, in fretta e furia si possono fare le meringhe, tanto cuociono da sole e ho la ricetta di Dario Bressanini. Non sarà troppo semplice e noioso? Massì, proviamo, in fretta e furia, qualcosa di nuovo. E perché non queste meringhe sarde che prevedono la farina di mandorle oltre allo zucchero. Ne ho giusto un bel sacco nell’armadio… Ecco, sbatto sbatto in fretta e furia (senza precauzioni tipo contenitore in metallo, gradualità nell’aggiunta degli ingredienti ecc. ecc.) E le povere, strapazzate, chiare non montano, bianche sono bianche (anzi no, le mandorle danno un tocco leggero di beige), ma rimangono desolatamente liquide. Che ci fo? Per la seconda volta mi chiedo al secondo misfatto culinario della serata. E adesso è tardi e comincio a essere innervosita. Così sono venuti fuori questi serendipitici dolcetti, spugnosi, mandorlati, niente male. Molto dolci, sì (mangiateli con tè non zuccherato), ma pochissimo grassi. Li rifarò anche senza misfatto: sono un ottimo sistema per utilizzare gli albumi, se per esempio si fa una crème brulée… Continue reading ‘My little sponge cakes. Un dolce misfatto alle mandorle’

La gobba perfetta. Madeleinettes al profumo di lavanda. Candi is back!

DSC_0222Vacanze! E allora finalmente ritorno a bloggare. Povera Lucina, lasciata sola a supportare la baracca. Vorrei fare anche qualche proposito per l’anno nuovo, ma è inutile mettersi di traverso se la vita ti trascina vorticosa. Ammaina le vele e lasciati trasportare aspettando che la buriana si calmi.

E’ stata una ragazzina dalle mani di fata a insegnarmi qualche anno fa a fare la gobbetta delle madeleinettes. E ogni volta sembra impossibile, ma funziona! Grazie a Sasha! Oggi ho deciso di profumarle con la lavanda di Elena che conservo gelosamente sottovuoto e che uso con parsimonia (altrimenti, Luigi, dice, il piatto sa di sapone). Anche su Cavoletto si possono trovare istruzioni utili. Per un tè prima di Natale, per una pausa tra Natale e Capodanno, per l’ultimo regalino dolce… Una volta presa la mano sono davvero facilissime. Questa è la mia versione, ho un po’ modificato le dosi (un po’ meno burro, la farina di mandorle.. ecc). Mi pare che sia affidabile. Provatele, anche se non siete in un mood proustiano… Continue reading ‘La gobba perfetta. Madeleinettes al profumo di lavanda. Candi is back!’