Eccomi qui, ci sono ancora, sto emergendo dal sottosuolo dostoevskijano! E non posso rimanere indietro a Lucina e non postare qualche ricetta salutare. Questa è venuta fuori dalla cassetta della verdura che mi arriva ogni settimana. Che fare di piccoli sedani rapa e due minuscole barbabietoline che crescono in questi giorni nei campi brianzoli? Accostarli a un avocado per distruggere in un lampo il benefico effetto del chilometro zero? Ecco qua, la regina delle contraddizioni. Pro et contra! Mi sono ispirata a una ricetta del Cucchiaio d’argento che ho modificato a mio gusto. La prossima volta però la rifarò con la maionese normale. A Luigi piace di più. Continue reading ‘Avocado, sedano rapa e barbabietola con maionese alla senape’
Archive for the 'Chiacchiere/Chatting' Category
Un dolcetto veloce per far fuori le pere che languono nel frigorifero. Le tradizionali pere al cioccolato che ho cotto nel tè col cardamomo, invece che nell’acqua e zucchero, per cambiare un po’. Continue reading ‘Pere cotte nel tè al cardamomo e salsa di cioccolato’
Yes…my dear friends, as its name suggests this blog is not meant to just crow about culinary successes but also share the disasters. And here is my latest. I had committed myself to bake a cake for a local Amnestea event (read: tea and cakes afternoon to raise funds for Amnesty International). The cake I had planned to bake was Candida’s gorgeous torta caprese al limone, which I have now made several times with great results. Everything was going well until I put it in the oven. Unfortunately instead of turning the oven on I inadvertently switched the grill on. After putting the cake in the oven I then proceeded to work on the computer upstairs and didn’t come back downstairs for another 40 minutes only to be greeted by a smell of burnt food and a blackened , sunk in the middle, sad looking cake. ARGH! DISASTER!! I couldn’t possibly take THAT to the Amnestea event! My reputation would suffer! Needless to say I had to dispose of the cake and quickly make another (husband wasn’t impressed!) , which is the carrot cake I am going to blog in just a few minutes. So you see? Nobody is perfect! And we shall just have to file this little “accident” as a senior moment…:-)
Ecco qui. Finalmente ci ho provato. E senza il minimo diritto. Neanche una goccia di sangue ligure, solo tanto affetto per posti pieni di ricordi: gli esami di maturità alla luce di una lampada a gas, i giochi in spiaggia dei bambini, gli amici e i cugini, la prima traduzione importante…
E la focaccia c’era sempre. Alla mattina prima di colazione, a mezzogiorno in spiaggia o comprata di corsa correndo al treno per fare gli esami a Milano.
Te la portavano anche i parenti di ritorno, se tu eri rimasta a casa. Ma perché non ha mai lo stesso sapore mangiata altrove?
Qual è il segreto? In Internet c’è un’abbondante letteratura. Dalle mitiche sorelle Simili (a cui devo tanto, ma non la semieretica presenza dello strutto) ai mille blog che ne parlano. Scomuniche, guru, trucchi e consigli. C’è da perderci testa e pazienza. E allora questo è il mio sunto, la mia semplificazione, la mia personale riduzione facilmente accessibile di cotanta scienza. Migliorabile certo, ma per la mia famiglia un buon punto di partenza.
Continue reading ‘Focaccia simil-ligure: tentativo numero uno’
E adesso sembra una competizione! Da settimane avevo lì in bacheca la bozza di questa torta da postare e adesso Lucina ne posta una simile!!! Ma diversa! Dunque se volete provare un confronto, una variazione sul tema torta d’arance e mandorle. Ecco qui la seconda, una sua versione mediorientale e cioccolatata per di più (ma si può benissimo evitare la glassa al cioccolato). L’ho tratta dal bellissimo libro di Ottolenghi-Tamimi Jerusalem, scritto da un ebreo e un arabo che celebrano la cucina della loro città e le loro tradizioni comuni. Nel libro la torta è pensata per le clementine, ma è detto che si può fare con quello di arancia, cosa che ho fatto, riproponendomi di provare anche la versione clementina. Dicono che si conserva a lungo (se coperta), ma noi l’abbiamo finita subito. L’idea di imbevere una torta con uno sciroppo mi è sempre piaciuta moltissimo.
NB. A proposito di tradizione ebree, musulmane e cristiane, anche la cottura a bagnomaria (usata per la glasse) le ricorda. Maria la Profetessa (per la leggenda Miriam la sorella di Mosè ed Aronne) era una dotta alchimista vissuta tra il primo e il terzo secolo dopo Cristo che inventò quel metodo di cottura per i suoi esperimenti (Balneum Mariae). Siamo un po’ tutte alchimiste (o streghe) quando cuciniamo!
Continue reading ‘Torta allo sciroppo d’arancia e mandorle ricoperta di cioccolato (se si vuole)’
Ah, povere noi, siamo tutte e due subissate di lavoro e il blog ne va di mezzo. Io ho ancora un anno di una carica malandrina che mi asciuga tutto il tempo e l’energia, ma a novembre 2016, scado come un yogurt e la vita, spero, scorrerà più normale. E ho grandi progetti bloggheschi… Chissà.
Intanto mi trovo a cucinare, fare goffe fotografie ma poi non avere tempo di bloggarle in modo decente. Oggi però facciamo un’eccezione per questa tortina fatta per la cena di Maltrainsema e la blogghiamo. A scapito del pranzo, con Luigi che gira come un avvoltoio impaziente. Continue reading ‘Torta salata di radicchio, cipolla e mandorle’
Ci siamo viste con Lucina… e una chiacchiera dopo l’altra mi sono sentita pimpante e rigenerata. Com’è che ha sempre questo effetto su di me quella ragazza? Così due giorni dopo mi è venuta voglia di fare qualcosa di speciale e mi sono ricordata di questi salatini che sembrano dolcetti fatti tanto tempo fa per degli amici. Anche questa volta erano per amici, appena trovati, ormai parenti si potrebbe dire. Insomma, la vita ha sempre tante sorprese…
Ho preso la ricetta da Giallo Zafferano, modificandola un po’. Continue reading ‘Baci di dama alle mandorle e al parmigiano’
A settembre non sono mai a casa e così, madre degenere, non faccio mai la torta di compleanno per la mia bimba. Quest’anno la vita ha disposto diversamente ed eccomi qui. Così ho potuto cucinare la stessa torta che 22 anni stavo facendo quando mi sono venute le doglie. Avevo tirato il fiato, finito il dolce ed ero andata in ospedale per qualcosa di molto, molto più dolce…
So che è imperdonabile non aver fatto il pan di spagna, ma ora come allora avevo un’autonomia limitata.
PS. Matteo, che aveva allora 8 anni, si ricorda che l’avevo rifinita diversamente, con le pesche fresche ben disposte a cerchio. Io invece non me lo ricordavo. Ci riprovererò tra 22 anni? Continue reading ‘La torta di Laura. Bavarese di pesche’
E così eccomi qui fedifrega, dopo tanto tempo che Lucina da sola tira la carretta. Non che non abbia cucinato in questo periodo. Ho anche fatto varie foto a ricette sperimentate proprio per il blog, ma poi non arrivavo a pubblicarle, a scrivere bene il procedimento, la foto rimaneva lì e la ricetta veniva dimenticata. Spero di essere un po’ più assidua ma il periodo non dispone agli hobby ahimè. Allora mi consolo con una tortina che ho fatto per la prima volta che sono andata a casa della mia nuoretta fresca fresca. Eh sì, perché nel frattempo son diventata anche una SUOCERA!
Continue reading ‘Crostata al limone, mandorle e cocco, profumata di lavanda’
Ecco un dolce che sembra difficile ma non lo è. Si chiama Brazo de Mercedes perché probabilmente la povera Mercedes non aveva delle fruste elettriche o una planetaria per montare le uova, ma questa è l’unica difficoltà. L’ho presa e variata da Araba felice, cambiando il ripieno perché mi piace molto l’aspro del limone insieme al soffice zuccheroso della meringa. Poi, con mia somma sorpresa, ho visto che nell’ultimo libro del grande Ottolenghi, Plenty more, c’è un dolce molto simile (ancora più lussuoso con i petali di rosa e i lamponi!). Se cercate nella rete, trovate un mondo di braccia di Mercedes, perfino la versione in cupcake, che nonostante il mio snobbismo sospetto per le cupcake, mi ha fatto venir voglia di provarci.
Dunque, ecco la ricetta facilmente fattibile. Continue reading ‘Rotolo di meringa soffice al lemon curd’
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