I went on my second bread making course yesterday (the first one was back in November. See here) courtesy of my husband, who gave it to me as a Christmas present. (The clever man that he is! Although I suspect a bit of self interest here :-)) This time the level was advanced -I’ll have you know- and one of the things we made was hot cross buns. These are spiced sweet buns, made with dried fruit , which are traditionally eaten at Easter time here in England (hence the cross over the top, referring to the death of Jesus). They are finished off with a nice sweet, sticky glaze. You find them in all supermarkets at this time of the year but of course the home made ones are by far superior. And contain none of the rubbish (such as colourings, preservatives, etc.) of the bought variety. Continue reading ‘Hot cross buns’
Monthly Archive for marzo, 2013
Quest’anno ho fatto due marmellate con due agrumi diversi dai soliti aranci. Mandarini e cedri. Quella di mandarini è venuta perfetta. Quella di cedri che ho un po’ improvvisato, senza scegliere e seguire un metodo rigoroso, è rimasta un po’ liquida. Ben mi sta. Il profumo però dei cedri si è conservato e credo che tra qualche mese non ci dispiacerà poi tanto impiastricciarci le mani per farci una bella fetta di pane e marmellata.
Quindi posto quella di mandarini, l’anno prossimo, o il prossimo invio di cedri dalla Sicilia, riproverò con più diligenza. 😉 (tra parentesi, non lo sapevo ma i cedri si mangiano in insalata e sono deliziosi. Tagliati sottili con un avocado, olio e sale sono molto piaciuti). Continue reading ‘Marmellata di mandarini e semimisfatto di cedri’
Sono sempre alla ricerca di una pasta brisèe o simile che mi soddisfi senza usare troppo burro e che usi qualche farina alternativa per variare. Questa con un po’ di farina di riso e con il formaggio magro cremoso mi ha molto soddisfatto. Poi la si può riempire nei soliti o insoliti modi.
Questa volta ho riempito la pasta con la catalogna che ho pulito, fatto bollire in acqua salata per 10 minuti, sciacquato in acqua fredda (per farle perdere l’amaro) e fatto appassire per un’altra decina di minuti con un po’ di olio e aglio. L’ho poi messa su un disco fatto con la metà della pasta steso il più sottile possibile, ci ho messo sopra il pecorino a fettine e poi una pera tagliata sottile. Ho ricoperto con l’altra metà della pasta e infornato a 180° per 35-40 minuti.
Ingredienti per la pasta
50gr burro
200 gr formaggio cremoso
100gr farina 0
100 gr. farina di riso
1 cucchiaino di sale
2 cucchiaini di bicarbonato di sodio
Ho messo tutto nel mixer e ho azionato il minimo indispensabile per formare una palla di pasta che poi ho messo in frigo almeno per un’ora, meglio di più. Quando il ripieno è pronto, stendo i due dischi, confeziono la torta e poi rimetto nel frigo per un’altra mezzoretta. Più rimane fredda meglio.
Oh yes! No cakes today for you, my friends! I have a lovely, healthy recipe instead: beetroot soup!! As mentioned before I LOVE soups and often make them, particularly in winter. (And let’s be honest: we are still there aren’t we? Today there must have been one degree! Complete with a flurry of snow. :-() They are sooooooooooooooo easy! People who buy them ready made should be shot. You basically throw any vegetables you have in a pot together with a potato and an onion (which are key ingredients) , boil them up in some vegetable stock and when they are soft you liquidize the lot. Hey presto! You have soup! What could be easier? I know Candi is not a big fan of soups…or at least the people in her life. But what a quick and easy way to eat your five a day vegetables, don’t you think? This one has a fantastic colour, as you can see from the picture: a real dark velvety red. I made it using red/orange vegetables (beetroot, carrots and sweet potato- which is orange here!). Quick and delicious. P.S. Today is Mother’s day here in the UK. So happy Mother’s day to all the mums who read this blog! Let’s face it: it’s one of the hardest jobs!!!! Continue reading ‘Beetroot, sweet potato and carrot soup’
Ehilàaa!!! Là fuori… eccomi qui! Assenza da casa lunghissima, superlavoro, un ministero impazzito, pigrizia blogghesca, goffaggine tecno-fotografica, perdita del cavetto che unisce macchina e computer, tirchieria che m
i impedisce di ricomprarlo perché l’ho perso stando sul divano di casa ed è impossibile che sia sparito così…
Insomma, ho le ricette e non ho le foto, ho qualche foto ma ho dimenticato la ricetta… E così i giorni passano e la povera Lucina blogga e fatica galleggiando sola nell’etere.
Allora ecco questo post tutto dedicato a lei, senza foto della ricetta. Foto che esiste, peraltro, nella macchina ed era ancor più lucinesca perché il baccalà era andato a riempire i bagels fatti con la ricetta di Lucina. Buonissimi, come già detto e ridetto.
Ho pensato a questa ricetta di baccalà passeggiando per il mercato di Barcellona, la Bouqueria, insieme a Lucina: l’ho visto su un bancone e mi sono ricordata che un nostro caro mi aveva detto che era una cosa che nella sua famiglia si è sempre fatta. Così ho pensato di rifarlo per lui e accompagnarlo con l’aiolì perché lui ama molto l’aglio ed è un abbinamento classico.




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