Alici marinate

 

Le alici pronte per essere pulite

 

Vale la pena farsi da sé quei bei pescetti crudi sbiancati che si vedono in tutte le rosticcerie. Costano pochissimo (mentre preparate sono molto care), sono un pesce “sostenibile” non in pericolo di estinzione e da buon pesce azzurro forniscono un’apprezzabile dose dei ormai famosi Omega non-so-che-numero. Pulirli non è il dramma che parrebbe a un primo sguardo. Si prende la testa  con una mano e con l’altra mano il corpo. Con un colpo deciso si tira la testa verso il basso in modo da eliminare insieme anche le interiora. Delicatamente poi si tira in giù la spina e la si toglie. E’ più difficile da spiegare che da fare. Io accendo la radio su un programma gradito e mi ci metto, andando lenta in una quindicina di minuti si pulisce un kg di alici senza problemi. Se siete disperati ci sono sempre parecchi video in rete.

Non so voi come vi rapportiate con il pesce crudo (che in Italia è tradizione centenaria mangiare, il Giappone non c’entra un bel niente qui), ma pur amandolo molto, io sono un po’ diffidente per via di quei piccoli parassiti vermiciattoli, l’Anisakis (volevo linkarvi una foto, ma no, mi fa troppo schifo). L’EFSA (l’agenzia europea per la sicurezza alimentare, che come me sta a Parma, eh eh) ha dato indicazioni precise: poiché questi parassiti sono sensibili al freddo o al caldo, tutto il pesce crudo che mangiamo per legge deve aver subito un trattamento almeno a -20° per 24 ore. Se ce lo prepariamo da noi meglio mettere in freezer (per un po’ più di 24 ore, visto che mi pare i nostri freezer domestici arrivino a -18°). La marinatura nel limone e il sale non servono a niente, così come i vari processi di affumicature (servono sì per eliminare certi batteri patogeni, ma non l’anisakis).

Quindi una volta prese tutte le precauzioni, con i pescetti ridotti a bei filettini puliti, ecco la semplice ricetta:

Ingredienti:

1 kg di alici pulite e sfilettate

2 grossi limoni

sale grosso

olio extravergine buono

 

Per una notte metto le alici in una terrina sotto sale in frigo. La mattina dopo le sciacquo bene nell’acqua corrente, le rimetto nella terrina pulita e vi spremo un limone. Lascio macerare alcune ore (almeno 4) sempre in frigo  e poi le scolo dal liquido, ripulisco la terrina e rimetto a macerare nell’altro limone spremuto. Dopo qualche ora ho due possibilità: o aggiungo l’olio, rimetto in frigo per un’oretta e poi sono pronte oppure scolo dal limone e lo sostituisco con l’olio, lascio che si insaporiscano nel frigo e servo. Dipende dal gusto, quanto piace l’acidulo del limone, ma anche dalle alici, perché la marinata agisce prima a seconda della grandezza dei filetti.

Si conservano alcuni giorni, ma a noi non è mai capitato che durassero tanto 😉

 

Related posts:

6 Responses to “Alici marinate”


  • Ricetta ideale per le serate estive imminenti. Adoro il pesce azzurro,ingiustamente snobbato dalla nuova generazione di massaie. Brava Candida per averlo proposto nel tuo blog.
    Per completare “l’opera” aggiungerei del prezzemolo fresco e qualche pezzetto minuscolo di aglio, giusto per insaporire.

  • Oh grazie Carmelita! Ma come si chiamano in inglese? SI usano da quelle bande?

  • Beh,non se ne trovano facilmente se non in pescherie ben fornite, nelle grandi citta’. Si chiamano anchovies (anchovy al singolare).

  • Ma allora non distinguono dalle acciughe!???

  • Omega 3 e dire che tu sei in Italia quindi dovresti ricordartelo ogni volta che vedi la pubblicità Rio Mare…

    Comunque giuro mi ero assolutamente dimenticata che abbiamo il lavadino nero in cucina ero 100% sicura che fosse grigio-metalizzato

  • Hey Candi here I am, back from a lovely holiday break in Scotland. Can you believe it was sunny the whole time we were there??? Beautiful place! I must take you there sometime… Anyway, I must catch up with your postings. I see you have been busy while I have been away. Let’s start with your alici marinate recipe which sounds very intriguing! Unfortunately neither Carmelita nor myself will be able to cook them as you certainly can’t find them where we live ( north of England). The poor little things wouldn’t be able to survive the arctic conditions of the north sea! is this your revenge for the parsnips recipe? :-( I must say I’m shocked by your brutal way of dealing with them, though! Bang their heads? Rip their spines off? What have you become? The Stalin of all things swimming in the sea? He he! I confess of being a bit squeamish when it comes to gutting a fish! I will have to try them at your house when I cross the channel next….

Leave a Reply to carmelita