Buon 25 Aprile a tutti! Festeggiamo la Resistenza e ricordiamoci da dove siamo venuti. Un po’ di orgoglio nazionale fondato non su retoriche nazionalistiche ma sul fatto che a fondamento del nostro vivere civile ci sono state le azioni di uomini che hanno anche sacrificato la vita per gli ideali di libertà e di dignità umana. E così l’altro giorno ho saputo che in nessun altro paese occupato dai nazisti c’è mai stata una protesta operaia tanto vasta come da noi. Il 12 marzo 1944 gli operai delle di Sesto San Giovanni hanno incrociato le braccia. E così la Breda, la Falck ecc. hanno chiuso. La risposta nazista è stata dura e spietata. Anzi, la risposta fascista: perché i rastrellamenti di quella notte a Monza sono stati eseguiti dalla polizia fascista italiana, non dai tedeschi. 17 operai monzesi (uno non c’entrava niente con gli scioperi) furono prelevati di notte e poi consegnati ai nazisti come merce per essere deportati a Mauthausen dove arrivaro dopo un viaggio tremendo il 20 marzo. Nevicava e loro, sotto le bastonate dei sorveglianti, dovettero fare 4 km a piedi con i bagagli. Spogliati, rasati, immatricolati iniziarono così quel loro viaggio “nella vertigine”. Solo 5 di loro tornarono a casa. (P. Arienti, Dalla Brianza ai Lager del Terzo Reich, Bellavita, Missaglia 2011).
Il mio piccolo comune brianzolo da qualche anno non segna più il 25 aprile nemmeno con un manifesto. Perdere la memoria è un po’ come perdere se stessi.
E ora qualcosa di dolce: Continue reading ‘La colazione del 25 aprile! Waffel alla marmellata di fragole e panna’
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