Archive for the 'Chiacchiere/Chatting' Category

Page 5 of 9

 

Cari tutti, dopo una giornata prenatalizia in cui ho combattuto con l’oca che sarà il nostro piatto forte natalizio. L’ho pulita, ho congelato le frattaglie per fare il paté in seguito, ho sciolto a fuoco lento parte del grasso da mettere via per insaporire le patate, ho disossato il collo e l’ho fatto ripieno per la vigilia di Natale. Ho preparato il ripieno per l’oca con le castagne (messe a mollo ieri), mele e salsiccia e poi mi sono resa conto che l’oca era così grande che il ripieno non bastava e di castagne ormai non ne avevo più e così ho fatto un altro ripieno diverso…. dopo tutto questo mi sono seduta con l’oca pronta da cuocere in frigo e la coscienza a posto e ho acceso il computer per fare a chi passa di qui gli auguri. Ecco allora una specie di babbo natalino veneziano, che so che per Lucina Venezia è un posto speciale come Natale è un giorno speciale. Per gli auguri seri invece qui.

 

Sformatini di broccoli e nocciole

 

 

 Si vede che ho la farina di nocciole da finire nell’armadio, eh?  Continue reading ‘Sformatini di broccoli e nocciole’

Nuova carotesca versione

  Lucina, sei una inesauribile fonte di ispirazione e la tua torta di carote è stata trasformata in 13 muffin profumati di nocciola. Che ne dici?

All’impasto della torta di Lucina ho aggiunto 100 gr. di farina di nocciole  (o nocciole tritate fini), ho tolto le uvette, le noci e le albicocche. Ho diviso l’impasto per 13 formine da muffin e ho infornato a 180° per 20 minuti. Ecco fatto.

Long live bread (or Viva il pane!)

Bread is something Italian people simply can’t live without. We love bread. No Italian table is complete without some bread on it. I still remember the shock I had when I first came to live in England all those years ago and realized that a) the most common type of bread you could find in the UK was the plasticky, already sliced variety (God knows the preservatives and chemicals they contain, considering they stay fresh for weeks!) and b) bread is not automatically served at the table when you go to a restaurant. You might get a small slice or a bun with your starter (soup, etc.) if you are lucky, but that is your lot! You are certainly never offered it with your main course. We Italians live on bread. Every region has its own regional varieties. The bread you buy in Lombardy doesn’t look anything like the one you find in Puglia, for example. I have got to say things have GREATLY improved in the UK since I arrived  as a student and you can indeed find lovely baked bread here too, if you know where to look. Even in supermarkets the selection of fresh bread is not bad at all compared to what it once was. Anyway, I have tried over the years to make my own bread and pizza with various degrees of success. I even had a bread making machine for a while but in the end I gave up and resorted to the bakery section of my local Sainsbury. Continue reading ‘Long live bread (or Viva il pane!)’

Zucca in agrodolce

Halloween in the air? Prepariamoci per tempo

La stagione della zucca è lunga e ormai ci siamo in  pieno. La mangiamo spesso, e spesso si trova nella cassetta di verdure a sorpresa che anche noi, come Lucina, abbiamo cominciato a prendere (almeno finché nei campi dell’Italia del Nord si troverà qualcosa). La cascina Rampina  di Monticello che ci rifornisce è un’azienda giovane piena di idee e davvero molto in gamba. Le sue cassette sono uno spettacolo di freschezza.  Consiglio davvero di farci un giro a tutti i brianzoli/lecchesi. In particolare le sue zucche sono dolci, pastose e per niente acquose. Quello che ci vuole per questa ricetta.

Continue reading ‘Zucca in agrodolce’

Inizio d’autunno? Risotto alle nocciole e zucchine

Cambiato lo sfondo del blog con un colorino più autunnale, posto questa ricettuzza che ho pensato per utilizzare la farina di nocciole che langue nel mio armadio e che è a rischio farfallina (visto che con la torrida estate 2012 i simpatici esserini svolazzanti si sono moltiplicati a dismisura). Ne avevo mangiato una versione forse più nobile nella patria della nocciole, in Piemonte. Ecco la mia proposta, veloce, da fare in fretta, per una domenica sera d’autunno, quando tutta la famiglia miracolosamente si riunisce, fuori è umidiccio, dentro calduccio, il lunedì incombe ma ancora siamo noi, qui dentro, al sicuro. Continue reading ‘Inizio d’autunno? Risotto alle nocciole e zucchine’

Dalla Russia con amore. I syrniki di Ženja

 Anche nella frenetica Mosca si mangia. Un vortice di profumi e colori  invadono non sempre a proposito le vie caotiche. Qui tutti sanno cos’è la rucolla e per tutti il karpaccio è un piatto e non un pittore come si pensava un tempo. Eppure, tra un sushi, un šaurma, un plov o un mangal, tornano di moda i buoni vecchi piatti di una volta. Le zuppe antiche, i dolcetti semplici. Come questo. I syrniki, crocchettine di tvorog, una specie di ricotta, da mangiare con un dolce varenie (marmellata dalla consistenza molto morbida) di una delle mille bacche che rallegrano questa ormai finita, breve estate del Nord. E la smetana, naturalmente

Continue reading ‘Dalla Russia con amore. I syrniki di Ženja’

Che ci faccio con il grano saraceno?

Mi ci lavo la faccia! L’ultima mania? Forse sì, ma credo sia condivisa da tutti la preoccupazione di usare prodotti naturali e non abusare della chimica. Lo sentiamo tanto nella cucina, ma spesso ci dimentichiamo che anche la nostra pelle è una sottile membrana che si separa, ma non troppo, dall’ambiente circostante. Ecco perché dovremmo fare un po’ di attenzione anche a quello che ci spalmiamo in faccia, oltre che a quello che mangiamo. In internet ho trovato un manuale di cosmesi naturale ricco di consigli e di ricette, scritto da Francesca Marotta. Dategli un’occhiata, ne vale la pena.

Cosmesi naturale e pratica

Preparandoci per la maturità… uno strano insight sulla gastronomia d’Oltremanica

“Mr Leopold Bloom ate with relish the inner organs of beats and fowls. He liked thick giblet soup, nutty gizzards, a stuffed roast heart, liverslices, fried with crustcrumbs, fried hencods’ roes. Most of all he liked grilled mutton kidneys which gave to his palate a fine tang of faintly scented urine”. (J. Joyce, Ulysses)

Tartellette alla ricotta di pecora e mandorle

Sarà stata la nostalgia per la Sicilia, sarà che i menù svizzeri di Meret non possono andare avanti perché la fanciulla è via (temporaneamente, per fortuna, per ora), ma appena ho visto la ricotta di pecora fresca (sì, quella dei canoli e della cassata) al supermarket l’ho comprata anche se non ne avevo bisogno. E così eccomi qui a pensare a un dolcetto non troppo impegnativo e fattibile con quello che si trova normalmente in casa. Ah, già, il signore di Messina che ci spedisce le arance di inverno mi aveva mandato anche quel kilo di mandorle fresche… allora, la ricetta, un po’ casereccia, si forma da sola… Continue reading ‘Tartellette alla ricotta di pecora e mandorle’