Chissà se vi può servire questa ricetta di pasta brisée che ho decisamente rimaneggiato. Senza burro e senza glutine. Per commensali celiaci, con il colesterolo alto o semplicemente per variare un po’. O forse avevate quel pacchettino di farina di riso aperto che vi ballava da un po’ in dispensa? Si tratta di una pasta molto friabile e croccantina. A me è piaciuta e quindi la condivido. Il ripieno, che naturalmente si può variare all’infinito, è a base dei gambi delle coste d’argento, solo la parte d’argento delle coste, lasciando poca foglia attaccata. Ho poi usato la feta, formaggio magrissimo per stare in linea con la caratteristica lievemente dietetica della ricetta.
La pasta
200 gr. di farina di riso
30 gr. di olio di semi (io uso quello di mais)
1 uovo
1 cucchiaino abbondante di bicarbonato di soda
50 gr. di acqua per impastare (al massimo, può servirne anche leggermente meno)
sale
Impasto nel mixer (eh eh Lucina io non ho la planetaria 😉 ) tutti gli ingredienti, avendo cura di aggiungere l’acqua in ultimo a poco a poco, in modo da non metterne troppa. Quando l’impasto è ridotto a una serie di briciole che si lavorano bene (non troppo farinose, non troppo appiccicose) ne faccio una palla che lascio riposare a temperatura ambiente mentre preparo il ripieno.
Ripieno
300-400 gr. di gambi di coste d’argento già puliti con qualche foglia attaccata
150 gr. di feta
150 gr. di latte scremato
30 gr. di parmigiano reggiano
30 gr. di noci sgusciate
sale, noce moscata
Cuocio a vapore le coste finché sono tenere (io le metto qualche minuto nel microonde in un contenitore con dell’acqua sotto), le salo leggermente e le cospargo con un po’ di noce moscata. Frullo il latte e la feta e, a parte, il parmigiano con le noci.
Stendo la pasta in una sfoglia sottile che ci stia in una teglia rotonda (qui è preferibile il pirex perché il metallo farebbe seccare la pasta già croccante di suo) di 24 cm di diametro. Vi adagio sopra le coste, il composto di feta e latte e, infine, quello di parmigiano e noci.
Inforno a 180° per 25-30 minuti. Molto dipende dal forno.
Care/Dear Candida&Lucina,
scrivo qui perchè non sapevo dove mettere il post.
Sono in visibilio e in totale ammirazione per il vostro blog, siete a dir poco amazing!
E quale modo migliore per brush my english up?!
Volevo anche chiedervi se non avete intenzione di aprire una sezione VINI da affiancare a tutte queste prelibatezze…scusate, ma la mia piemontesità ha il sopravvento in questi momenti e accanto a tali piatti vedo già boccali di vetro pronti ad addolcire il palato…
E’ soltanto un’idea ma volevo condividerla con voi.
Grazie davvero per le ricette e l’entusiasmo,
Julia
Cara Giulia, lo sai che anche Lucina ha sangue piemontese (in quale percentuale di preciso te lo dirà lei )??
La pagina vini mi sembra un’idea splendida e… abbiamo dunque trovato chi la cura?
Io a parte sorbirmi il tuo Erbaluce (oh che nome meraviglioso) non vado lontana.
Lucina che dici?
Welcome Julia! Great to hear you are enjoying the blog. It is beginning to feel like an exclusive club…a selected few. As for my blood..well, it’s 100% Piemontese! Both my parents are from Turin, albeit I was born in Mestre and proudly sport VEnice as my city of birth on my passport (he he). To write about wines would be a good idea if it wasn’t for the fact I know ZILCH about wines. I don’t drink it (never have) so I’m afraid I’m a lost cause. Perhaps Candi would be able to help…?
Anyway, what an unusual recipe. I like the title: coste d’argento! The Lord of the rings springs to mind! I confess you have trumped me here as you can’t find “coste” here in the Uk.:-( Certainly not up North. Did you get your revenge for the parsnips?
The closer I have come to them is “chards” (have a look on google images). They have a very similar taste. I will see if it works with them. One question: all this dietetic stuff…Are you trying to tell me I’m fat?
Ah, meno male! No, le coste non sono i CARDI, tra gli ingredienti preferiti della bagna cauda superpiemontese. Complimenti per il pedigree, Lucina. E poi la svolta salutista era solo per star bene non per dimagrire. Che dovrei dire io????
Dear Lucina, what a CV! Piemonte churns out only smart people, that goes without saying…
Annuncio solennemente che questo sabato proverò a fare la pasta briseé suggerita da Candida. Vi farò sapere!
Per i vini potremmo trovare anche vari collaboratori, amo i lavori di squadra – tanto più che ogni regione ha perle che di solito solo gli autoctoni conoscono. Mio fratello – da buon tuttologo – ovviamente è esperto..non so quanto tempo abbia, ma per vantarsi un po’ delle sue conoscenze enologiche è sempre pronto!
Report back Julia! I bought the rice flour today so I’ll be next trying that light pastry. Mind you, I’ll have to use some alternative vegetables as even chards are not that easy to find.
Ciao! I really like your blog!
I am moving to Italy in August and have been using a “La Cucina Italiana” magazine as a study guide, but can’t find a correcty (vegetable) English translation of “coste d’argento” – it looks like bok choy? Can you enlighten me? Grazie!
Hi Hope
the truth is they don’t sell “coste” here in the UK! Never mind the silvery ones…:-)You could have a go using bok choi, I guess, and see what you end up with. Candida and myself have established that not all fruit and vegetables cross the Channel! You won’t find parsnips in Italy, for example! Weird but true!
Thank you Hope e ti aspettiamo in Italia.
Ehi Lucina! any idea? and what is bok choy? I guess that “silver coast” sounds poetic but not vegetable enough…
Thanks for your reply – I guess there is no English/American equivalent! Grazie!