Il limoncello

qui tocca anche a noi poveri la nostra parte di ricchezza
ed è l’odore dei limoni.
Vedi, in questi silenzi in cui le cose
s’abbandonano e sembrano vicine
a tradire il loro ultimo segreto,
talora ci si aspetta
di scoprire uno sbaglio di Natura,
il punto morto del mondo, l’anello che non tiene,
il filo da disbrogliare che finalmente ci metta
nel mezzo di una verità.

Montale, I limoni

  Non potevo non provarci, a fare il limoncello, visto che la mia sorellina mi ha portato dei bei limoni profumati dal Ponente ligure. Per la ricetta ho gironzellato per internet e alla fine sono arrivata a questa mia versione adattata. Ho cercato di ottenere un liquore non stucchevole, non troppo dolce e con un certo carattere (è un po’ fortino, in effetti, ma mi dicono che deve essere così). La base della ricetta l’ho desunta dal sito ufficiale del Limoncello di Sorrento.Ingredienti

8 limoni medi, non trattati, possibilmente con la buccia profumata e bella grossa e rugosa

1 l. di alcool a 95°

1 l. di acqua

700 gr. di zucchero

Lavo i limoni e li sbuccio con il pelapatate in modo da ottenere la buccia sottile senza parte bianca. Non possendendo una brocca comoda che si possa chiudere ho preso dei vasetti abbastanza grandi e vi ho distribuito le bucce e 700 cl di alcool. Ho messo al buio per una quarantina di giorni. Un mese basta, ma io non ho avuto tempo prima.

Passato il tempo di infusione, ho preparato uno sciroppo facendo sciogliere lo zucchero  nell’acqua che ho messo a cuocere senza arrivare a bollitura. L’ho fatto raffreddare, vi ho aggiunto le bucce in infusione, il loro alcool e i 300 cl di alcool rimasti. Rimetto a riposare per un altro mesetto al buio.

Quand’è pronto, lo filtro e lo imbottiglio. Si deve servire ben freddo. A noi però piace anche a temperatura ambiente…

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