Archive for the 'Chiacchiere/Chatting' Category

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A misdemeanour: pear and raspberry yoghurt cake

a midemeanour: a raw cake

a midemeanour: a raw cake

What on EARTH is this, you will be rightly asking! Well…..it’s a disaster, that’s what! Even Tomik turned the other way, totally disgusted at the utter mess. I can see I have aroused your curiosity so let me tell you what happened. Basically when I cut the cake which I lovingly made today, I discovered to my horror it was raw in the middle. Badly so! ARGH!!! Cue in howling and gnashing of teeth. So upsetting! Such a waste!  :-( Actually I am partly blaming Candida for this failure as the cake I tried to bake was a variation on her apple and rhubarb one, which she blogged not so  long ago (see here) . Only when I went to the supermarket to buy the rhubarb, there was none to be had. “Not in season!”, the shop attendant said. REALLY??? As if THAT has ever stopped supermarkets before! Come on! Strawberries and blueberries in winter? Tangerines in the summer? I rest my case. Continue reading ‘A misdemeanour: pear and raspberry yoghurt cake’

Torta alle mandorle di mele e rabarbaro

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Ecco una torta proprio casereccia, anche l’aspetto è un po’ da Nonna Papera, ma che al gusto si rivela inaspettata per il tocco delle mandorle e il profumo fruttato del rabarbaro. Il rabarbaro in questa stagione? Io l’ho tirato fuori dal freezer, cosa che consiglio a tutti voi. Coglierlo o comprarlo quando è stagione, pulirlo, lavarlo e metterlo asciugato nel freezer semplicemente in un sacchetto di carta. Si potrà usare nelle torte senza stare a sgelarlo, basta smollarlo cinque minuti per tagliarlo a tocchetti e infilarlo nell’impasto. Una bella aggiunta di sapore fuori programma e a buon mercato!

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My little sponge cakes. Un dolce misfatto alle mandorle

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Ecco, quando vuoi strafare, c’è sempre in agguato il misfatto. Tutto è cominciato dalla voglia di risotto. E, dunque, dalla necessità di brodo. Niente problema, anche se hai fretta. Sei una brava massaia. C’è sicuramente quella scatolina in freezer di brodo congelato che aspetta. Basta metterla in frigo qualche ora prima e sarà pronta al momento giusto. Ma al momento giusto vien fuori che non era brodo (ahi, il vizio di cacciar in freezer senza etichetta, tanto poi mi ricordo). Erano chiare d’uovo… Che ci fo? Chiaro, in fretta e furia si possono fare le meringhe, tanto cuociono da sole e ho la ricetta di Dario Bressanini. Non sarà troppo semplice e noioso? Massì, proviamo, in fretta e furia, qualcosa di nuovo. E perché non queste meringhe sarde che prevedono la farina di mandorle oltre allo zucchero. Ne ho giusto un bel sacco nell’armadio… Ecco, sbatto sbatto in fretta e furia (senza precauzioni tipo contenitore in metallo, gradualità nell’aggiunta degli ingredienti ecc. ecc.) E le povere, strapazzate, chiare non montano, bianche sono bianche (anzi no, le mandorle danno un tocco leggero di beige), ma rimangono desolatamente liquide. Che ci fo? Per la seconda volta mi chiedo al secondo misfatto culinario della serata. E adesso è tardi e comincio a essere innervosita. Così sono venuti fuori questi serendipitici dolcetti, spugnosi, mandorlati, niente male. Molto dolci, sì (mangiateli con tè non zuccherato), ma pochissimo grassi. Li rifarò anche senza misfatto: sono un ottimo sistema per utilizzare gli albumi, se per esempio si fa una crème brulée… Continue reading ‘My little sponge cakes. Un dolce misfatto alle mandorle’

Il mafè. Manzo stufato in salsa di arachidi. Il Senegal in cucina

20150105_200122Dopo tutti i piatti vegetariani di Lucina, io faccio la cattiva ragazza e vi posto questo stufato delizioso che viene dal Senegal. So poco di cucina africana ma chissà quanti profumi che ci perdiamo! Alcuni amici dei miei figli hanno cucinato per noi qualche volta e mi hanno lasciato una grande curiosità.

Questa è una ricetta di una signora senegalese, Mansata, che fa parte di M’AMA FOOD, un progetto della cooperativa Farsi prossimo , un catering tutto speciale gestito da donne per lo più straniere che cucinano i cibi delle loro terre lontane. Ho preso la ricetta dal giornalino della Coop. Continue reading ‘Il mafè. Manzo stufato in salsa di arachidi. Il Senegal in cucina’

La gobba perfetta. Madeleinettes al profumo di lavanda. Candi is back!

DSC_0222Vacanze! E allora finalmente ritorno a bloggare. Povera Lucina, lasciata sola a supportare la baracca. Vorrei fare anche qualche proposito per l’anno nuovo, ma è inutile mettersi di traverso se la vita ti trascina vorticosa. Ammaina le vele e lasciati trasportare aspettando che la buriana si calmi.

E’ stata una ragazzina dalle mani di fata a insegnarmi qualche anno fa a fare la gobbetta delle madeleinettes. E ogni volta sembra impossibile, ma funziona! Grazie a Sasha! Oggi ho deciso di profumarle con la lavanda di Elena che conservo gelosamente sottovuoto e che uso con parsimonia (altrimenti, Luigi, dice, il piatto sa di sapone). Anche su Cavoletto si possono trovare istruzioni utili. Per un tè prima di Natale, per una pausa tra Natale e Capodanno, per l’ultimo regalino dolce… Una volta presa la mano sono davvero facilissime. Questa è la mia versione, ho un po’ modificato le dosi (un po’ meno burro, la farina di mandorle.. ecc). Mi pare che sia affidabile. Provatele, anche se non siete in un mood proustiano… Continue reading ‘La gobba perfetta. Madeleinettes al profumo di lavanda. Candi is back!’

Meringhe allo zafferano

2014-07-20 16.25.08 Le meringhe sono il mio punto debole. Credo di averlo già detto, ci ho messo quasi trent’anni per imparare a farle, almeno finché non ho incontrato questa ricetta infallibile di Dario Bressanini.

Poi, visto che Matteo sta coltivando lo zafferano e andando in giro per corsi, mi racconta le cose che prova dopo aver zappato, ho colto la palla al balzo e ho aromatizzato le meringhe. Buonissime!

Tanto ci sono piaciute che abbiamo continuato l’esperimento e le abbiamo fatte versione aftereight, con un po’ di menta in sciroppo nell’impasto e della glassa di cioccolato sciolto.

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Patate Hasselback

Mi lancio nei luoghi comuni. Il tempo è impazzito, non ci sono più le stagioni di una volta… E infatti Laura a Bruxelles mi guarda dallo schermo Skype in canottiera mentre io le rispondo con una bella felpetta a maniche lunghe. Lucina in Inghilterra sceglie dal florilegio del blog tutte le ricette rinfrescanti e io penso a qualche bel piattino caldo per le fresche serate di questa mezz’estate con l’ombrello. Il cielo ha più di 50 sfumature di grigio e la programmata gita in montagna da fare col sole dovrà aspettare, mi sa, dicembre. Ecco dunque questo piatto tradizionale per niente estivo ma che noi abbiamo gradito. Ok, molto burro, ma per una volta… (ahi, mi sa che anche la prossima ricetta che posterò non sarà molto light…). Ah, dimenticavo: pare che Hasselback fosse un ristorante svedese (quindi ecco una ricetta degna di entrare nelle tradizioni di famiglia). E la foto? C’era, c’era ma l’ho cancellata per sbaglio! Continue reading ‘Patate Hasselback’

Torta glassata alla lemon curd

  Sarà femminile o maschile la lemon curd? Mah, io la sento femminile (chissà perché, analogia con marmellata, crema ecc. oppure per quel tanto di acido che finisce sempre in dolce??).

Comunque dopo un po’ di assenza (vacanze, eh, finite!),  dopo tutti i cibi salutari postati da Lucina, dopo un risotto italiano preso da un libro inglese e cucinato da una signora inglese, sarà anche ora di una bella torta inglesizzante cucinata e italianizzata da me. Viene da un vecchio libro di Delia, fattami conoscere, come al solito da Lucina, tanto tanto tempo fa, Delia Smith’s Winter Collection. Sarà anche winter collection, ma la torta va benissimo anche per l’estate. Niente Lauma nella foto, purtroppo, perché l’avevo fatta parecchio tempo fa ed era lì che aspettava di essere postata. Come si vede, io ho fatto troppa poca glassa. E buonissima anche così, ma io aumenterei le dosi della glassa per un migliore effetto. Continue reading ‘Torta glassata alla lemon curd’

Pseudo panzanella di avocado e melone

Capita di non essere a casa, di vivere qualche giorno alla settimana  da soli in un piccolo appartamento da studente. Mangi panini o insalate al bar ecc. Questa è una alternativa veloce e sana che aiuta a smaltire l’inevitabile pane avanzato. Quasi ho pudore a postarla tanto è scontata, ma magari serve da promemoria a qualcuno.

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Tomik is one!!!

my beloved Tomik- ONE today!!!!

Tomik , for those who don’t know, is the name I gave my beloved sourdough. And today it’s his first birthday!  I did look for a suitable birthday card to give it but haven’t been able to find one specifically for sourdoughs, despite the fact here in England they seem to have a card for any occasion! :-) Seriously, who would have believed it, when I “gave birth” to my beloved Tomik a year ago (read here) , that 12 months later it would still be alive? Not me! Well…I nurtured it and fed it , just like a real mum would, and today it is as happy as anything, as you can see from the picture. So…has it all been worthwhile? Well, of course! I have experimented with it and baked many loaves using it. All generally successful, I haste to add. I also always put a small amount of it in any bread I make using normal yeast. It’s supposed to improve the texture. And that’s the other thing: I hardly ever buy bread from the supermarket these days. I have got into the routine of making my own. I’d urge anyone to have a go at baking bread. As well as being a relaxing activity it’s also a lot healthier as you know exactly what’s in it.