Archive for the 'Cucina regionale' Category

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Kanelbullar alias girelle di cannella alias cinnamon rolls

Tutti i vantaggi di aver mandato una figlia in Intercultura… Briochine alla cannella che in Svezia si mangiano a Santa Lucia fino a Natale. Laura le ha fatte, affrettatevi anche voi, abbiamo già sciupato 3 giorni… Continue reading ‘Kanelbullar alias girelle di cannella alias cinnamon rolls’

Soup à l’oignon con uno spruzzo di kirsch

 

 Di solito si fa in pirottini individuali che fa molto fino. Direi che il pentolone da portare in tavola e pescarvi mestolate tutti insieme è più caldo e riduce molto il lavoro della padrona di casa. La bellezza non va scambiata con spocchia e spesso portati dal bombardamento della moda ci cadiamo tutti. Questa è una zuppa poverissima (pame e cipolle), dopo due di queste potete andare al cinema gratis o aumentare le donazioni al vostro progetto solidale preferito :)

Ho aggiunto, infine, un ingrediente per ricordare una persona cara per la proprietà transitiva dell’amore.

 

 

 

 

 

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Dalla Russia con amore. I syrniki di Ženja

 Anche nella frenetica Mosca si mangia. Un vortice di profumi e colori  invadono non sempre a proposito le vie caotiche. Qui tutti sanno cos’è la rucolla e per tutti il karpaccio è un piatto e non un pittore come si pensava un tempo. Eppure, tra un sushi, un šaurma, un plov o un mangal, tornano di moda i buoni vecchi piatti di una volta. Le zuppe antiche, i dolcetti semplici. Come questo. I syrniki, crocchettine di tvorog, una specie di ricotta, da mangiare con un dolce varenie (marmellata dalla consistenza molto morbida) di una delle mille bacche che rallegrano questa ormai finita, breve estate del Nord. E la smetana, naturalmente

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Kunafa

 Questo è un dolce fatto con variazioni un po’ in tutto il Medio Oriente e usato per rompere il digiuno in tempo di Ramadan. Io l’ho fatto perché mi era avanzata una buona quantità di pasta kadaifi che avevo scongelato per fare dei cestini al pistacchio. E’ molto piaciuto alla tribù e allora eccolo qui. Va bene dopo una cenetta molto leggera visto che lui provvede a molte delle calorie di cui abbiamo bisogno. Continue reading ‘Kunafa’

La cena svizzera di Meret. II puntata: Baslergschnätzlets e Knöpfli

Eccoci qua con la seconda pun/portata della cena di Meret. La nostra OGGI DICIOTTENNE figlia svizzera (but CHILD FOR EVER). Anche questa volta si tratta di uno stufato, ma se il primo era tipico di Zurigo questo  è di Basilea. Giusto così, visto che Meret è di Zurzach, ridente paesino termale del’Argovia, proprio in mezzo tra Zurigo e Basilea. Va rigorosamente servito con i Knöpfli.

Iniziamo da loro, allora, che sono più brigosi… Non sono tagliati a mano come altri tipi di gnocchetti diffusi nel centro Europa ma con il loro impasto morbido vengono lasciati cadere a goccia nella pentola dopo essere passati da una sorta di grattugia sormontata da un cilindro che passa su e giù e li trancia. Si trova dappertutto in Tirolo, nel resto d’Italia nei buoni casalinghi. E lassù, Lucina?

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La cena svizzera di Meret. I puntata: Zuri Gschnätzlets e Rösti

Ecco finalmente ce l’abbiamo fatta a preparare questo post con la cena di Meret. E’ una bella usanza di Intercultura: cena più film preparati da ogni ragazzo per presentare agli amici il proprio paese. Infatti dopo questa abbuffata (i dolci a un prossimo post) ci siamo anche goduti un bel film svizzero, Die Herbstzeitlosen e mi è sembrato strano che questo film sull’invecchiare e su come si possa sempre prendere in mano la propria vita per darle un sapore di sogno fosse stato scelto da una diciottenne per un pubblico di diciotto-ventenni…

Comunque, ciando alle bande ecco il menu:

Speckzopf

Emmentaler

Zuri Gschnätzlets da servire con la Rösti

Basler Gschnätzlets da servire con i Knöpfli

Per lo Speckzopf, la tipica treccia di pane, siamo già a posto. Lo trovate qui. E ora mettiamoci al lavoro per il resto. Continue reading ‘La cena svizzera di Meret. I puntata: Zuri Gschnätzlets e Rösti’

La treccia di pane di Meret. Il vero Speckzopf svizzero

No, Meret non porta le trecce, almeno abitualmente, ma alla domenica mattina può decidere di alzarsi prima e infornare la gloriosa treccia svizzera o Speckzopf  (la tradizione dice, chissà, che ha quella forma perché le vedove si tagliavano la treccia e la seppellivano con il marito). Allora avrete la casa che profuma di buono e a pranzo una ricca e fragrante pagnotta che è ottima  soprattutto con l’antipasto, per un brunch o anche da sola. W la Svizzera!

Se non avete Meret (la signorina Emerenzia Servitori) sottomano dovrete accontentarvi della sua ricetta. Eccola qui. Continue reading ‘La treccia di pane di Meret. Il vero Speckzopf svizzero’

La salsa di noci

Certo che dopo la passeggiata siciliana è ben difficile non postare almeno un bel dolcetto a base di mandorle o di pistacchio! Ma ligia al sobrio volere di Lucina ecco qua un sughetto per la pasta che uso spessissimo perché è veloce e gli ingredienti possono essere sempre tenuti in dispensa per salvare la situazione quando arriva un ospite improvviso. Inoltre ormai tutti conoscono le virtù degli omega 3 (e se volete di più fatevi davvero un giro per il bellissimo e utile blog di Gunther Karl Fuchs, Papille vagabonde che si imparano tante cose) e le noci sono una buona soluzione se non sempre c’è una pescheria sottomano.

Ma bando alle ciance (o meglio, ciando alle bande, come diceva mio papà), ecco la semplice ricetta (che viene dalla Liguria) come la faccio io. Continue reading ‘La salsa di noci’

Tortei scapà

I tortelli scappati. Chi ha un nonno mantovano sa di cosa parlo. Dall’età della pietra la massaia indaffarata ha escogitato furbizie e espedienti per risparmiare tempo o soldi. Gli uccelletti scappati, ad esempio, o questi tortelli al grado zero. Niente tortelli di zucca ma il loro ripieno usato come condimento di una pasta corta (io ho usato dei gnocchetti sardi). I tortelli di zucca nel ripieno hanno anche un punta di liquido per la mostarda. Qui io l’ho omesso, perché non è un ingrediente che si ha sempre sottomano e questo sugo è veramente veloce, comodo, basta avere un po’ di zucca nei paraggi. Ah, ecco, l’unica accortezza: la zucca deve essere bella soda e non acquosa. La specie iron cup, ad esempio, che la nostra Terry delle fragole ci fornisce ogni settimana (per ora, finirà, purtroppo, la lunga stagione delle zucche).

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Pasta alla Norma

pasta alla Norma

It’s about time to blog another pasta recipe, methinks. I have made this particular one several times before, therefore it’s well tried and tested. Its main ingredients are aubergines, tomatoes and salted ricotta. As I was in Italy at the end of September  on a quick visit (during which I met Candi! And what a great time we had, didn’t we?… Having lunch al fresco in a small trattoria by the river Adda, with 29 degrees and the sun shining…That’s the life!) I was able to buy this cheese – amongst MANY other things all of an edible nature!- and bring it back to the UK. But don’t worry English people. You don’t have to go on a trip to Italy to buy the ricotta just to produce this dish…..albeit it would be nice! You can substitute it with pecorino, which you can easily find in many supermarkets ! Anyway… the recipe is Italian (no idea who Norma is, though…) but ironically comes out of one of my many British cookery books,  Jamie Oliver’s to be precise  ( slightly amended). Everybody in England will be familiar with this “simpatico” chef! He toured Italy a few years back, did a TV programme about it and then proceeded to produce a book full of traditional recipes from the many Italian regions  (called, surprise surprise, Jamie’s Italy…). Off we go then… Continue reading ‘Pasta alla Norma’