As Candi blogged a pear and chocolate conserve a few weeks back I’ve decided to follow suit with a chocolate and pear pudding. As she has already mentioned, and rightly so, the combination of pears and chocolate is simply divine. I’ve made this pudding several times already and it’s absolutely delicious. Success every time. And very simple to make too! It should be served warm with a hot chocolate sauce (see recipe at the bottom). What could be nicer on a hot winter night? I’ve used the mighty Nigella Lowson’s recipe, by the way. Candi was on a mission to try all her chocolate cakes back at the beginning of the year. Did you succeed, by the way?
Archive for the 'Dolci' Category
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Sarà arrivato l’autunno? Lunghe colazioni domenicali al calduccio mentre fuori è un po’ grigio? Mah… Per ora qualche fogliolina appena giallina occhieggia tra la verzura che resiste. Solo l’edera spicca rossiccia. Ma noi facciamo finta che sia venuto il tempo delle nocciole e delle conserve autunnali, anche perché lassù in Inghilterra, almeno, il tempo farà il suo corso, suppongo.
Lungi da voler entrare in concorrenza con la spalmabile per antonomasia! La sua azienda è un pezzo di storia italiana e si è sempre caratterizzata per correttezza anche come immagine e come scelte pubblicitarie (a parte recenti scivoloni). Ma homemade è homemade e non ho potuto resistere a questa ricetta di Stefania, fortunata proprietaria di un nocciolo. Non è difficile, si può scegliere il cioccolato che più aggrada, insomma, va semplicemente fatta.
As we all love chocolate, I guess, I’ll try to give the recipe in English too, for our English friends. Be mercifull or Lucina just correct my language monsters.
E grazie a Stefania Merlo che ha fatto il lavoro, foto compresa!
And thank to Stefania Merlo who did the job, picture included!
L’abbinamento di pere e cioccolato è classico e siccome ho in giardino un alberello di pere che a casa non sono molto ambite ho pensato di fare questa marmellata. Il giudizio dei famigliari è che il risultato sapeva troppo di cioccolato e poco di pera. Così ho corretto il tiro. Ho usato il 3:1 di Cameo ormai sdoganato anche da Cavoletto. In fondo è solo pectina. Che male c’è? E poi serve a cuocere la pera il meno possibile, farla meno dolce e non togliere l’amaro del cioccolato. Ecco qua dunque: Continue reading ‘Marmellata di pere e cioccolato fondente’
Cioè “mele in coperta di avena”, o più semplicemente, una crumble di mele con l’avena, tipica in Svezia (ma probabilmente ovunque oltre il 55° parallelo!). La ricetta e l’esecuzione sono di Laura e di Meret (grazie!). Questo avvio di anno è un po’ trafficato e mi faccio aiutare perfino per i post!! A proposito, il titolo: avrei voluto riferirmi all’originale sequel di Little Women (Piccole donne in italiano). Ma che delusione scoprire che il Piccole donne crescono a cui siamo abituati qui in Italia in inglese è Good wives… Sembrerebbe un caso in cui la traduzione è più incisiva e meno didascalicamente terrificante dell’originale. Che dire? Ma bando alle ciance, ecco il semplicissimo dolcetto nordico. Continue reading ‘Piccole cuoche crescono e vanno in giro per il mondo: Äpplen havretacke’
Madre degenere che arriva con la torta del compleanno il giorno dopo!
E non ho neanche pareggiato i bordi… Ma la ricetta funziona e quindi la posto. Le fragole possono essere sostituite da altri frutti rossi o dalle pesche. In effetti, l’ispirazione mi è venuta da una ricetta di tartellette di cavoletto, fatte con una versione particolare della pasta frolla, la pate sucrée. Continue reading ‘Crostata di fragole con mousse di cioccolato bianco e limone’
I love cheesecakes and I have tried many different ones, using a variety of soft cheeses like mascarpone or Philadelphia. This one is particularly easy to make but it looks really professional so you could easily impress your friends if you produce one of these. It tastes even nicer the day after (you have to store it in the fridge in that case) so it’s ideal if you have people for dinner and you want to cook ahead. You can make it with other berries like raspberries or blackberries. But I love blueberries so that’s what I chose and I am now sharing with you. Strangely enough I have never seen a cheesecake on sale in Italy (I might be wrong. Do tell me if I am Candi when you get back from Russia) but they are very popular here in the UK and, may I add, in Austria and Germany where we had some delicious ones while we were there on holiday. The recipe is, once again, from Rachel Allen’s book called Bake. Continue reading ‘Baked cheesecake with blueberries’
E’ da un po’ che volevo fare questo dolce australiano (mi dicono però che è rivendicato, versione panna+ banane anche dalla Nuova Zelanda). Il nome, comunque, è russo, in onore alla grande ballerina russa, Anna Pavlova. E così a furia di chiacchierare è passata la stagione delle fragole (con cui secondo me la Pavlova rende meglio) e l’ho dovuta fare in versione estiva, con pesche saturnine e banane (scelte perché assorbissero un po’ il liquido inevitabilmente rilasciato dalle pesche).
La Pavlova è un dolce che sembra difficile ma non lo è. Basta azzeccare la meringa (io ci ho messo 15 anni, sono un po’ lenta e non conoscevo Dario Bressanini!) e aver l’accortezza di montarla (cioè aggiungere la panna montata e la frutta) all’ultimo momento.


Ecco dunque come la faccio io. Continue reading ‘Pavlova estiva’
Rompere la crosticina di zucchero della crème brulée con il dorso del cucchiaio e’ sicuramente uno dei piccoli piaceri della vita, sono d’accordo con l’Amélie del film di Jeunet.
Questa è una mia versione un po’ alleggerita (ho sostituito metà della panna con del latte). La differenza con l’altrettanto famosa crema catalana? Quest’ultima si cuoce sul fornello, la crème brulée, invece, a bagnomaria nel forno. Evidentemente sono in vena di dolci, sarà una compensazione per le vacanze finite?

Eh già, lo devo ammettere, mi è rimasta una certa nostalgia per l’esotico e per i giorni in cui a ogni pasto provavo un succo di un frutto nuovo. E così ho pensato di tornare sul blog consolandomi con questo dolcetto che in realtà non è tanto esotico perché la tapioca cotta nel latte per me e la mia famiglia significa infanzia, cibo-coccola da sera invernale. La mangiamo ancora adesso che siamo cresciuti e piace a tutti (ognuno ha la sua variante, con il miele, con le uvette, con lo zucchero ecc.) nella versione perle medie. Il budino l’ho pensato come dolce fresco per questo caldo luglio di Lombardia. Continue reading ‘Budino di tapioca cocco e mango’
I like a good muffin with my coffee, especially the berries variety: blueberries or raspberries in particular (in season at the moment). I find the bought ones far too sweet plus God knows how many preservatives/colourings etc. they contain. In actual fact they are really easy to do. I have tried several other recipes using sunflower oil, margarine or sour cream but I always go back to this one which uses good, old butter. Sadly you can’t beat its taste in all things cakey (surprise surprise!). Well…… a bit of butter now and again is not going to harm you, is it ?, and this recipe doesn’t use much. So… long live butter! This recipe comes from a muffins book by Susan Reimer. You can use frozen berries, if you wish but clearly the fresh ones are better. Damn be the diet and let’s get baking then….. Continue reading ‘Raspberry muffins’





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